La Cina è lontana. Ecco perché delude il piano di Pechino per ridurre le emissioni di metano
Pechino (Cina)
Lun, 27/11/2023
roberto
Il documento pubblicato dal ministero dell’Ambiente cinese non fissa target di riduzione delle emissioni, solo obiettivi di riuso in altri processi industriali
Nessun obiettivo definito per 
ridurre le perdite fuggitive di metano incombusto, il quale ha un effetto riscaldante decine di volte più forte rispetto alla CO2. Solamente obiettivi per catturare il metano che oggi sfiata non bruciato in aria e per riutilizzarlo come combustibile. Il piano cinese per ridurre le emissioni di metano, che è stato presentato l’altra settimana in occasione dell’incontro al vertice con gli Usa a San Francisco, ha deluso gli esperti per la sua vaghezza.
Il metano della Cina
La sola Cina libera in atmosfera il 14-15% delle emissioni globali di metano, soprattutto quello che emanano le miniere di carbone. Secondo il Global Methane Tracker dell’Agenzia internazionale dell’energia, il settore energetico cinese ha emesso 38,6 miliardi di metri cubi (25,3 milioni di tonnellate) di metano nel 2022, con le sue emissioni totali che rappresentano il 15,6% della quota globale.
I dettagli del piano
Il piano del ministero cinese dell’Ambiente parla di bruciare come combustibile circa 6 miliardi di metri cubi l’anno di metano ricuperato dalle miniere di carbone, da dove trafila come grisù, ed entro il 2030 c’è l’impegno generico di ridurre dell’80% le emissioni di agricoltura e allevamenti e dei rifiuti ma soprattutto le perdite fuggitive che derivano dall’estrazione di petrolio; impegno anche a migliorare la qualità del monitoraggio e degli obblighi di reportistica. Per usare le parole del piano, la Cina mirerà a rafforzare “i sistemi di monitoraggio, contabilità, rendicontazione e verifica” delle emissioni e ha offerto ampi passi per migliorare “il controllo delle emissioni di metano nel settore energetico”.
Nel resto del mondo
Intanto Europa e Stati Uniti spingono sul Global Methane Pledge, un’alleanza lanciata nel 2021 per ridurre le emissioni mondiali di gas di almeno il 30% in questo decennio. Per raggiungere questi obiettivi, come ha riferito e-gazette l’Unione Europea sta finalizzando l’adozione di un nuovo regolamento per ridurre le emissioni di metano nel settore energetico.
