Clima. L’industria chiede all’Europa obiettivi raggiungibili
Obiettivo Europa carbon neutral al 2050: il settore cartario europeo ha già ottenuto una riduzione del 27% delle emissioni di carbonio dal 2015. Urgente una pianificazione per la transizione energetica: il 70% della capacità di riciclo in Europa è alimentata da gas naturale
Cepi, Confederazione delle industrie cartarie europee di cui fa parte Assocarta, ha accolto la nuova legge europea sul clima, lanciata dalla Commissione europea, come un passo avanti fondamentale per rispondere al riscaldamento globale.
"Ad oggi, abbiamo già ottenuto una riduzione del 27% delle emissioni di carbonio dal 2005, una performance leader tra i settori ETS. Con un quadro normativo favorevole e stabile, prevediamo di continuare nel migliorare i progressi, come indicato nell'iniziativa dei CEO di Cepi. Stiamo lavorando per essere un partner sostenibile per un'Europa carbon neutral al 2050", ha affermato Jori Ringman, direttore generale di Cepi.
Raggiungere catene del valore completamente prive di fossili richiederebbe un piano per soluzioni innovative, con pietre miliari chiare per una decarbonizzazione tempestiva ed economica del sistema energetico europeo.
"Progredire rapidamente nella fornitura di energia pulita a prezzi accessibili, in particolare per il gas, è un presupposto ovvio per raggiungere il nuovo ambizioso obiettivo fissato per il 2030. Abbiamo bisogno che l'UE pianifichi la transizione energetica con traguardi corrispondenti agli obiettivi odierni", afferma Ringman. Il 70% della capacità di riciclo in Europa è alimentata da gas naturale. "I cambiamenti climatici impongono a tutti gli attori della nostra società a rispondere ad esso. L'industria cartaria europea ha già avviato un processo di trasformazione per rispondere alla sfida sostenibile e competitiva a livello globale" ha dichiarato Ringman.
L’industria elettrica
Anche le principali società europee leader nel settore energetico - Iberdrola, EDP, Enel, Orsted, SSE, Statkraft, Verbund - hanno sottoscritto congiuntamente una lettera aperta a Frans Timmermans, vicepresidente Esecutivo con delega al Green Deal, chiedendo all'Unione Europea di adottare una legislazione sul clima ambiziosa e di integrare nel framework legislativo di ogni paese la neutralità climatica entro il 2050, aumentando ad almeno il 55% gli obiettivi che l'Europa si è posta di raggiungere entro il 2030. A tal fine, i player europei hanno identificato i seguenti principi chiave che la legislazione europea dovrebbe sancire in tutti i paesi: l costo dell'energia fornita e utilizzata nell'Unione Europea dovrebbe riflettere i reali costi impattanti il clima; i regimi fiscali e tariffari dovrebbero riflettere anch'essi gli impatti sul clima da parte dell'energia fornita ai consumatori; interruzione delle sovvenzioni a progetti infrastrutturali non compatibili con la neutralità climatica entro il 2050.
Una transizione energetica equa in grado di far avanzare tutti dovrebbe essere un principio guida nelle strategie mirate al mantenere la competitività e a ridurre al minimo gli impatti distributivi. Tutti gli europei dovrebbero avere il diritto di scegliere un "prodotto green" per le loro necessità domestiche in tema di fornitura elettrica e di riscaldamento. La promozione di un mercato interno integrato e digitalizzato per consentire una transizione energetica efficiente in termini di costi.
I costi dei modelli di sistemi energetici dovrebbero essere basati su dati di mercato aggiornati, a livello nazionale e comunitario.