I dati sull’inquinamento della Caffaro di Brescia sono online
I cittadini possono controllare quali zone sono più contaminate: l'Orto Mercato, via Caprera, via Labirinto
"Sono finalmente disponibili online i dati relativi dello stato di avanzamento della macro indagine sul Sito di Interesse Nazionale dell'area ex Caffaro e dei risultati relativi al primo set di analisi effettuate sui terreni delle aree agricole interessate dal progetto, che abbiamo commissionato ad Arpa". Così l'assessore all'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia, che nel corso della conferenza stampa alla Sede Territoriale di Regione Lombardia a Brescia ha simbolicamente schiacciato il pulsante per rendere disponibili i dati e le informazioni pubblicati nelle pagine del sito dell'Agenzia dedicate al Sin Caffaro.
L'indirizzo web è www.arpalombardia.it; per ogni maglia campionata saranno disponibili le prime risultanze delle analisi commissionate ad Arpa e sarà anche possibile visualizzare le concentrazioni dei parametri analizzati, rappresentate cromaticamente per una maggior chiarezza.
"Queste prime risultanze confermano che stiamo andando nella giusta direzione - ha proseguito l’assessore Claudia Maria Terzi - e che, fra non molto, potremo finalmente affrontare i successivi studi per la bonifica dell'intera area sulla base dei risultati certi che questa indagine, svolta con estrema perizia tecnico scientifica dall’Arpa, metterà a disposizione".
L'indagine, avviata nel novembre 2013 grazie a un finanziamento specifico della Regione Lombardia, si sta svolgendo nell'area compresa fra il fiume Mella, il Fiume Grande - Vaso Garzetta, fino alla loro confluenza nel Fiume Mella, a circa 20 chilometri dallo stabilimento Caffaro, e interessa i Comuni di Brescia, Flero, Castelmella, Poncarale e Capriano del Colle.
Il progetto, finalizzato a integrare e ampliare le conoscenze sulla contaminazione dell'area a sud dello stabilimento Caffaro, rispetto alle indagini effettuate in passato, prevede la verifica dello stato delle matrici ambientali terreni, sedimenti e acque delle rogge.
Ad oggi sono state concluse e validate le analisi relative a 129 campioni prelevati in aree agricole mai indagate nel passato. I dati relativi a ogni parametro chimico analizzato sono stati processati, elaborati e rappresentati cartograficamente e sono consultabili sul sito dell’Arpa Lombardia.
Dai risultati di questo primo blocco di analisi è emerso che antimonio e nichel sono pressoché assenti; piombo, rame, zinco e cadmio sono presenti nella maggior parte delle nuove aree indagate al di sotto delle concentrazione soglia di contaminazione (csc); arsenico, mercurio e pcb totale sono diffusamente presenti con concentrazioni superiori alle csc aree residenziali e, talvolta, delle csc aree industriali; pcdd e pcdf sono presenti in modo abbastanza diffuso con valori superiori alle csc residenziali e, in alcune aree, a quelle industriali.
Complessivamente, le anomalie più significative riguardano le aree ubicate nei pressi dell'Orto Mercato, quelle circostanti le discariche di Via Caprera, e la fascia del Comune di Brescia a ridosso del Vaso Grande vicino a Via Labirinto.
Anche le aree più a sud finora indagate risultano in parte contaminate a causa del passato utilizzo irriguo delle acque delle rogge alimentate anche dagli scarichi idrici della Caffaro; si denota comunque un andamento decrescente della contaminazione via via che aumenta la distanza dallo stabilimento. La fascia compresa fra il Fiume Mella e la zona industriale di Via Girelli, invece, risulta nel complesso non contaminata.
Per la definizione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica nel 2009 è stato sottoscritto un accordo di programma tra ministero dell’Ambiente, Regione, Provincia e Comuni, con una dotazione finanziaria di 6.752.727 euro resi disponibili nel 2006.
La Regione Lombardia ha incaricato l’Ersaf di realizzare gli interventi di messa in sicurezza e bonifica nelle aree agricole (100 ettari) in comune di Brescia. La società Sogesid ha avviato la progettazione dei restanti interventi previsti dall'accordo in Comune di Brescia (messa in sicurezza delle rogge e di aree pubbliche, aree residenziali, discariche e acque di falda). I Comuni di Castegnato e Passirano sono soggetti attuatori per gli interventi sulle rispettive discariche. La Regione ha emanato i decreti di impegno a favore dei due Comuni (luglio 2013, Passirano per 73.600 euro - settembre 2013, Castegnato per 105.000 euro) per l'esecuzione degli interventi di messa in sicurezza e caratterizzazione.
Il Ministero dell'Ambiente ha reso poi disponibili ulteriori finanziamenti per interventi per un importo pari a 1,1 milioni di euro e ha richiesto alla Regione ed agli enti locali di avanzare una proposta di priorità d'intervento che sarà definita entro fine mese.
I sindaci di Brescia e Castelmella, in accordo con L’Asl di Brescia, hanno emanato ordinanze che pongono vincoli d'uso e specifica le modalità di fruizione delle aree verdi (pubbliche e private) e di uso delle aree agricole interessate dalla contaminazione.
Il ministero dell'Ambiente ha definito gli utilizzi già individuati dalla Regione Lombardia sul finanziamento ministeriale di 1.106.064 euro, già trasferito alla Regione Lombardia. Nello specifico, i fondi andranno così ripartiti: al Comune di Castegnato: 350.450,00 euro per il completamento del primo stralcio di interventi sulla discarica Pianera; al Comune di Passirano: 186.356,71 euro per il completamento del Piano di caratterizzazione dell'area della discarica Vallosa; alla Segesid: 500mila euro a integrazione delle risorse assegnate per la messa in sicurezza di emergenza delle rogge; alla Asl Brescia: 69.257,29 euro per un progetto di valutazione del passaggio di contaminanti nelle produzioni agricole delle aree interessate dall'inquinamento della Caffaro e i conseguenti utilizzi agricoli dei suoli.