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L’ecologia è un valore. Anche economico

where Milano when Lun, 06/07/2015 who michele

Convegno all’Expo con Wwf, Federparchi e ministero dell’Ambiente: i servizi forniti dagli ecosistemi naturali come chiave per un’economia più sana e green

Disporre di una buona dotazione di servizi ecosistemici significa avere una maggior ricchezza pro‐capite in termini di “capitale naturale”, un benessere migliore delle comunità umane e maggiori opportunità di sviluppo, ma anche una minore vulnerabilità, una maggiore salute e resilienza dei sistemi naturali e dei territori, hanno ricordato il Wwf Italia, Federparchi e il ministero biodiversityparkexpo.jpgdell’Ambiente al convegno che si è svolto all’Expo  sul tema “Biodiversità: il capitale naturale, la base per una nuova economia”.
I servizi ecosistemici sono costituiti dalla produzione di cibo, dalla disponibilità di acqua, di materie prime, di risorse genetiche, ma anche funzioni e processi degli ecosistemi come assorbimento degli inquinanti, protezione dall’erosione e dalle inondazioni, regolazione dello scorrimento superficiale delle acque e della siccità, mantenimento della qualità delle acque, controllo delle malattie, formazione e rigenerazione dei suoli ecc.

I sistemi naturali, ovvero la ricchezza degli ecosistemi e della biodiversità, e i servizi che essi offrono gratuitamente e quotidianamente allo sviluppo e al benessere umano sono la base essenziale dei processi economici, dello sviluppo e del benessere delle società umane. Il capitale naturale non può quindi essere invisibile ai modelli economici come avviene attualmente, ma deve essere considerato centrale e base fondamentale per lo sviluppo dell’umanità e per questo è necessario individuare le modalità per “mettere in conto” la natura, cercare di fornirgli un “valore”.
Questo valore non può essere individuato solo in termini “monetari” perché le strutture, i processi, le funzioni e i servizi dei sistemi naturali vanno ben oltre ogni possibilità economica di mera rendicontazione monetaria. È indispensabile che la contabilità economica venga affiancata da una contabilità ecologica che tenga conto dei conti fisici delle risorse, dei sistemi naturali e dei loro servizi nonché, ove possibile, di quelli monetizzabili con i metodi sin qui ufficialmente standardizzati.

Il convegno ha dunque fatto il punto sul capitale naturale, analizzandone il quadro generale, le azioni concrete già operative in diverse parti del mondo e nel nostro paese e le proposte concrete per contribuire ad impostare una nuova economia che tenga veramente conto della natura. In questo scenario si colloca la Strategia Nazionale per la Biodiversità approvata nel 2010 ed in corso di attuazione che costituisce il principale riferimento italiano su questi temi a cui si aggiunge la “Carta di Roma sul Capitale Naturale e Culturale” adottata durante il Semestre di Presidenza italiana del Consiglio Ue.
La direzione generale per la Protezione della natura e del mare del ministero dell’Ambiente è impegnata in azioni concrete che riguardano, per esempio, la messa a punto di un sistema nazionale per la contabilità ambientale dei parchi nazionali e delle aree marine protette; lo studio promosso per una prima valutazione socio-economica del sistema nazionale delle aree protette che ha evidenziato quanto esso costituisca un grande laboratorio di buone pratiche imprenditoriali innovative; il trasferimento alle Regioni di risorse economiche per la promozione del turismo sostenibile.

Alcuni esempi concreti di quanto possono valere i servizi ecosistemici arrivano anche dal progetto europeo Life Making Good Nature. Anche grazie all’attenzione del Wwf è stato promosso l’inserimento nel ddl di legge governativo “Disposizioni in materia ambientale per promuovere la green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali” attualmente in discussione in Parlamento, dell’articolo 50, che prevede l’istituzione del Comitato Nazionale per il Capitale Naturale, dell’articolo 51, che prevede un catalogo dei sussidi perversi e favorevoli nei confronti dell’ambiente e la sostenibilità, e dell’articolo 53 che delega al Governo le normative relative ai pagamenti dei servizi eco sistemici.
Al convegno sono intervenuti fra gli altri anche Maria Carmela Giarratano (direttice generale Protezione della natura, ministero dell’Ambiente), Giampiero Sammuri (presidente di Federparchi) e Gianfranco Bologna (direttore scientifico del Wwf Italia).
 
Approfondimenti, documenti, link e letture consigliate sono su: www.wwf.it/capitalenaturale
 

 
 
 

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Struttura del Biodiversity Park all'interno di Expo 2015 Milano