Con Ecomondo la green economy italiana va in Turchia
Collettiva al Rew (Istanbul, dal 13 al 16 giugno): un mercato in crescita pronto ad accogliere le nostre imprese. E il ministro Orlando incontra il Consiglio nazionale della green economy
Ecomondo, l’evento annuale sull’ambiente della fiera di Rimini, supporta le aziende italiane nell’approccio ai mercati esteri. Forte di un’esperienza pluriennale maturata in diversi paesi, dalla Cina alla Russia, la manifestazione organizza una collettiva italiana al Rew (il nono International recycling, enviromental technologies and waste management trade fair), che si tiene dal 13 al 16 giugno al Tuyap fair and congess centre di Istanbul. Qui, in collaborazione con Marchet – azienda speciale per l’internazionalizzazione della Camera di commercio di Ancona, – verrà gestito il padiglione Italia, dove le aziende porteranno in esposizione le loro produzioni.
La Turchia, la cui economia è in espansione, si conferma un mercato di grande interesse per le aziende italiane della green economy, e ad Ecomondo 2013 (fiera di Rimini, dal 6 al 9 novembre, ecomondo.com) saranno oltre cinquanta i buyer turchi presenti, interessati all’offerta degli espositori.
“La Turchia ambisce all’ingresso nella Ue – commenta Simone Castelli, direttore di business unit alla fiera di Rimini – e quindi ha necessità di adeguare il suo approccio alla sostenibilità ambientale e di organizzare meglio il sistema di gestione del rifiuto. In più, la raccolta di materia e il suo trattamento per nuovo utilizzo sta diventando un business diffuso”. In questo scenario Ecomondo si offre come opportunità, sia per le imprese italiane che guardano a un nuovo mercato, sia per i buyer turchi, interessati a tecnologie e progetti avanzati.
Più di sessanta eco-imprese insieme – In preparazione degli Stati generali della green economy del 2013, che si svolgeranno a Rimini il 6 e 7 novembre prossimi, il Consiglio nazionale della green economy, formato da 61 organizzazioni di imprese, sta elaborando proposte su problematiche di interesse ambientale che possono contribuire alla ripresa dell’economia e all’aumento dell’occupazione. “L’incontro con il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, è servito ad avviare un primo confronto su alcune proposte, elaborate dai gruppi di lavoro, che riguardano problematiche come rifiuti, acque, servizi degli ecosistemi, mobilità sostenibile e agricoltura di qualità ecologica”, informa una nota.
“Ringrazio il ministro Orlando che, in modo così tempestivo, ha voluto incontrare il Consiglio nazionale”, ha osservato Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, l’organizzazione che supporta il Consiglio della green economy.
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