Fatevi sotto! Al via la consultazione sul piano nazionale del clima
Il ministero chiama cittadini e istituzioni a confrontarsi sulla prima stesura del programma di adattamento ai cambiamenti climatici
Consultazione pubblica sulla prima stesura del Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici. Il ministero dell'Ambiente, in linea con i principi di trasparenza e partecipazione, sul suo sito invita cittadini e istituzioni, mondo della ricerca, associazioni e in generale tutti i portatori d'interesse a confrontarsi sul testo del Piano, in vista dell'elaborazione della versione finale del documento.
"Il Piano di Adattamento - spiega il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti - è uno strumento strategico irrinunciabile per un Paese come l'Italia, che vive ogni giorno gli effetti dei mutamenti climatici. Adattare per tempo il nostro territorio non significa solo scongiurare costi umani e naturali molto pesanti, ma anche renderlo più resiliente e competitivo sotto il profilo economico”.
Per questo motivo il Piano si integra con le altre strategie in campo: dalla Sen sull’energia alla Strategia per lo Sviluppo Sostenibile, da quella sull'Economia circolare al Piano Clima-Energia. Elaborato dal lavoro del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, il Piano costituisce il quadro aggiornato delle tendenze climatiche in atto a livello nazionale e sugli scenari climatici futuri, individuando possibili azioni di adattamento e relativi strumenti di monitoraggio e valutazione dell'efficacia. Il testo analizza gli impatti e le vulnerabilità territoriali, evidenziando quali aree e settori siano maggiormente a rischio. Attraverso un set di indicatori, definisce le macro-regioni climatiche e le cosiddette "aree climatiche omogenee": le prime vivono e hanno vissuto condizioni climatiche simili, le seconde sono caratterizzate da uguale condizione climatica attuale e da una stessa proiezione climatica di anomalia futura.
L'avvio di questa consultazione segue in ordine di tempo la prima raccolta di indicazioni sulla percezioni degli impatti, delle vulnerabilità e sulle azioni di intervento già realizzata nei mesi di febbraio e marzo tramite un questionario online sul sito www.minambiente.it.