La Forestale scopre un aumento dei crimini nei rifiuti
Nei primi sei mesi dell’anno 1.139 reati negli scarti “speciali” e “pericolosi” (+25%)
Le attività illegali e i crimini ambientali connessi al ciclo dei rifiuti nel nostro paese sono in continuo aumento. Nel segmento dei rifiuti speciali e pericolosi i reati accertati nel primo semestre 2014 sono stati 1.139 (+25,2%), le persone denunciate 1.269 (+33,6%), i sequestri penali 406 (+21,9%). È quanto emerge dai dati relativi al primo semestre dell'anno diffusi dal Corpo forestale dello Stato in occasione del 192° anniversario. La cerimonia ufficiale si è tenuta alla presenza del ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, e del capo della Forestale, Cesare Patrone.
La Forestale, che ha il compito di controllo, prevenzione ed altre numerose funzioni sulla maggior parte del territorio nazionale, ha un organico di 8700 effettivi. Nel corso dei primi sei mesi del 2014 il Corpo forestale dello Stato nei suoi differenti settori di intervento ha effettuato 320.910 controlli su tutto il territorio nazionale. Sono stati complessivamente accertati 5.818 reati, con 5.454 persone denunciate e 53 persone arrestate. Gli illeciti amministrativi complessivi si sono attestati sui 15.688 e gli importi notificati sono stati oltre 14 milioni di euro. Sul fronte della tutela del territorio i reati, nel primo semestre del 2014, sono stati 1.902 (in aumento del 14% rispetto allo stesso periodo del 2013), le persone denunciate 2.329 (+21,9%), i sequestri penali 352 (+23,9%). Gli arresti sono stati 16. Gli illeciti amministrativi sono stati 5.782 (+9,5%), per un importo notificato di circa 4 milioni di euro (-20,8%). I controlli sono stati 136.390, le persone e i veicoli controllati 29.608 e 2.831 rispettivamente, pressoché invariati rispetto al 2013.
Nel 2014 il contrasto alle attività riguardanti il traffico illecito di rifiuti ha costituito un forte impegno del Corpo forestale dello Stato, in considerazione dell’entità del fenomeno e delle sue implicazioni sulla conservazione dell’ambiente e del patrimonio naturalistico nazionale e sulla salute pubblica. Da un esame generale della situazione, si può evidenziare che le operazioni illegali e i crimini ambientali connessi al ciclo dei rifiuti, sono in continuo aumento nel nostro Paese.
La problematica dei rifiuti maggiormente impegnativa da un punto di vista ambientale è quella connessa ai rifiuti speciali e soprattutto ai rifiuti pericolosi di origine industriale.
Nel settore in questione i reati fino ad ora accertati nel 2014 sono stati 1.139 (+25,2%), le persone denunciate 1.269 (+33,6%), i sequestri penali 406 (+21,9%).
Gli illeciti amministrativi sono stati 2.070 (+20,3%) per un importo notificato di circa 5,57 milioni di euro (+72,7%). I controlli effettuati sono stati 28.376 (+4,5%), le persone e i veicoli controllati 9.075 (+10,7%) e 2.666 (+29,1%).
Per quanto riguarda la difesa dei boschi dagli incendi, i dati hanno evidenziato nei primi nove mesi del 2014 circa 2.850 incendi boschivi sull’intero territorio nazionale che hanno percorso una superficie complessiva di 21.610 ettari, di cui 10.268 ettari boscati e 11.342 ettari non boscati, con una superficie media per incendio pari a 7,6 ettari. Rispetto al quinquennio precedente, si osserva - soprattutto in alcune regioni - una sensibile riduzione del fenomeno che ha comportato una riduzione del 66% della superficie totale bruciata che arriva al 69% se si considerano le sole superfici boscate.
Il fenomeno è dovuto anche alle particolari condizioni meteo climatiche avverse all’innesco degli incendi boschivi che hanno inciso soprattutto nelle regioni del centro nord Italia.
Anche nel 2014, sono state realizzate numerose operazioni che hanno interessato tutto il territorio nazionale con l’intento di prevenire e contrastare con sempre maggior efficacia il bracconaggio, il maltrattamento degli animali e il traffico illegale delle specie in via di estinzione. In particolare, per quanto riguarda il maltrattamento degli animali, sono stati effettuati controlli presso aziende agricole e zootecniche dove gli animali erano detenuti in condizioni incompatibili con la loro natura, ma anche presso esercizi commerciali dove la vendita di animali, oltre a non essere stata regolarmente autorizzata, avveniva in condizioni igienico-sanitarie gravemente carenti. Continuo è il controllo dei canili e di tutte le strutture, sia private che comunali, adibite al ricovero degli animali al fine di verificarne il benessere, nonché delle attività circensi che utilizzano gli animali per spettacoli e mostre viaggianti.
Per quanto riguarda la fauna selvatica e il bracconaggio, in seguito a 49.024 controlli effettuati sono stati accertati, nei primi sei mesi del 2014, 670 reati (+ 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), sono state denunciate 427 persone ed effettuati 459 sequestri penali. Rilevati 2.246 illeciti amministrativi (+ 14,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) per un importo totale di 1,20 milioni di euro.
Le aree protette e le Riserve naturali costituiscono un complesso sistema ambientale che svolge un ruolo fondamentale nella salvaguardia della biodiversità animale e vegetale nazionale. I reati accertati sono stati 80 (+ 12,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), i sequestri penali 30 (+ 36,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno), gli illeciti amministrativi 283 (+ 28,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) per un importo notificato di oltre 80 mila di euro. Le persone denunciate nel primo semestre del 2014 sono state 91, mentre i controlli effettuati sono stati 29.350.