Grandi navi a Venezia: presentati due progetti (e uno non piace)
Proteste a Venezia contro l’idea di scavare un canale ‘monstre’ attraverso la laguna; trova sostenitori invece il documento di Venis Cruise per un terminal crociere al Lido
Sono stati presentati al ministero dell’Ambiente per la Valutazione di impatto ambientale due progetti per togliere il passaggio delle grandi navi da crociera dal bacino di San Marco a Venezia.
L'Autorità Portuale di Venezia ha depositato l'istanza per l'avvio del procedura per il suo progetto preliminare per lo scavo del canale Contorta Sant'Angelo.
Il progetto consiste nella creazione di un nuovo canale in mezzo alle barene lagunari fra la Stazione Marittima di Venezia e il canale dei Petroli, e nella trasformazione delle aree limitrofe all’antico e tortuoso canale lagunare naturale Contorta Sant'Angelo.
La nuova via di accesso avrebbe una lunghezza pari a circa 5 chilometri e una larghezza navigabile di 100 metri.
È stato depositato alla Commissione Via del ministero dell'Ambiente un secondo progetto, alternativo al primo, denominato Venis Cruise 2.0 per la realizzazione di un nuovo terminal crociere alla bocca di Lido di Venezia per l'ormeggio delle grandi navi.
L’hanno proposto Cesare De Piccoli, ex viceministro ai Trasporti, e la Duferco Engineering, la società internazionale di ingegneria che ha sviluppato il progetto. Il progetto non prevede lo scavo di nuovi canali in mezzo al delicatissimo ambiente lagunare.
L'auspicio, spiegano, è "che si possa avere finalmente un reale e trasparente confronto con le altre proposte in una autorevole sede tecnico-scientifica", insieme all'augurio "che le istituzioni competenti emanino procedure chiare per individuare l'alternativa progettuale migliore al divieto di attraversamento delle grandi navi nel Bacino di San Marco".
Due anni per la costruzione, un costo di 128 milioni di euro, garanzie dei posti di lavoro attuali e possibile incremento, attento inserimento ambientale sono i punti di forza di Venis Cruise 2.0.
I comitati che si oppongono allo scavo del canale Contorta proposto dal’Autorità del porto hanno organizzato domenica scorsa una manifestazione in barca alle isole minacciate dal dragaggio della laguna.
"Il nostro obiettivo non è quello di bloccare le navi - spiega Tommaso Cacciari, portavoce degli Antagonisti - ma prendere possesso del canale".
“La Laguna va difesa dallo scavo di nuovi canali ed è ormai necessario valutare concretamente la creazione di uno scalo per le grandi navi alla bocca di porto del Lido”, dice la mozione (che sostiene il progetto De Piccoli-DUferco in alternativa allo scavo del canale lagunare proposto dall’Autorità del porto) presentata in Senato dall'esponente veneto del Movimento 5 Stelle Giovanni Endrizzi. “La mozione si basa sulle incongruenze riscontrate fra le direttive della Conferenza unificata, che ha sancito l'inserimento del progetto Contorta nella legge Obiettivo, e l'ordine del giorno del Senato del 6 febbraio scorso - dice in una nota Endrizzi - . Quest'ultimo documento impegnava infatti il Governo a vincolare le soluzioni per le grandi navi alla valutazione ambientale con un processo trasparente e all'esposizione delle proposte alla Commissione per la salvaguardia di Venezia. Non solo: si era deciso di porre al centro della valutazione la compatibilità ambientale, la rapidità d'esecuzione, la gradualità e la reversibilità, l'impatto sull'economia di settore e l'entità delle risorse da impegnare”.