L’industria e l’ambiente. Cromo alla Caffaro Brescia: l’allarme del ministero dell’Ambiente
Le barriere non trattengono l’inquinamento del terreno: i rapporti dell’Arpa Lombardia hanno evidenziato valori molto elevati di cromo esavalente
Allerta al ministero dell’Ambiente in seguito alla trasmissione, avvenuta il 26 gennaio, dei rapporti dell’Arpa Lombardia relativi ai campionamenti che hanno evidenziato valori molto elevati di cromo esavalente. Causa di lavamento dei terreni contaminati, per effetto delle forti piogge, e il conseguente innalzamento dei valori del cromo, l’Arpa ha fissato per il 1° febbraio l’attività di campionamento da svolgere in contraddittorio con i soggetti interessati al sito.
Per questo motivo il ministero dell'Ambiente ha preparato il 18 gennaio un'ordinanza con cui intima a sei aziende, a vario titolo responsabili nell'inquinamento Caffaro, di sostenere le spese per il mantenimento della barriera idraulica che consente di evitare lo spandimento degli inquinanti, in vista del trasloco della Caffaro Brescia previsto per il 31 marzo. "In ogni caso - assicura il sottosegretario all'Ambiente, Roberto Morassut - la barriera idraulica non verrà meno. È previsto nell'accordo di programma sottoscritto dal Ministero nel novembre scorso che, ove i privati interrompessero il barrieramento, subentrerebbe il Commissario per la bonifica con risorse pubbliche per evitare rischi per l'ambiente e la salute. I costi di tale intervento saranno poi recuperati nei confronti delle aziende responsabili dell'inquinamento dell'area Caffaro". Specifica il ministero che il commissario delegato Roberto Moreni “può valutare le azioni da intraprendere, potendosi avvalere anche delle risorse stanziate con l’accordo di programma 2020”.
Dunque, dice il ministero dell’Ambiente, “resta alta l’attenzione degli uffici del ministero, nonostante nel corso degli ultimi dodici mesi gli stessi abbiano provveduto a firmare l'accordo, a stanziare le somme necessarie, ad imporre gli adempimenti per il risanamento ai responsabili e a mettere il commissario straordinario in condizione di intervenire in sostituzione, in attesa che vengano avviate le procedure per la bonifica”. Infine, il sindaco Emilio Delbono ha emanato una nuova ordinanza che aggiorna i divieti di accesso alle zone ad alto inquinamento.