Italia solo ventesima in Europa nel riciclo dei rifiuti
Inseguiamo i migliori. Avvertimento di Bruxelles: se i 27 paesi dell’Unione si adeguassero alle normative comunitarie sulla differenziata si potrebbero risparmiare 72 miliardi di euro l’anno
Per la salute dell’ambiente, il futuro è trasformare il rifiuto in risorsa. Ovvero, recuperare e riportare in vita materiali già usati. L’Italia, però, non sembra ancora sufficientemente virtuosa da questo punto di vista: secondo i dati diffusi dalla Commissione europea il nostro paese si trova al ventesimo posto su 27 in tema di riciclo. Una situazione che potrebbe provocare la perdita degli ingenti finanziamenti europei, tra il 2014 e il 2020, destinati ai partner che investono nel settore.
Inoltre, sempre secondo la Commissione europea, se i 27 paesi dell’Unione si adeguassero alle normative comunitarie si potrebbero risparmiare 72 miliardi di euro l’anno. Il settore della gestione rifiuti e del riciclo incrementerebbe il proprio fatturato di 42 miliardi, creando 400mila posti di lavoro entro 2020.
Polieco: il riciclo è una via concreta per la green economy - Secondo Enrico Bobbio, presidente del consorzio Polieco, “il riciclo è la via concreta per una reale green economy. I materiali, infatti, consentono una crescita occupazionale superiore di quasi dieci volte a quella prodotta dalle discariche o dall’incenerimento”. Il punto fondamentale da affrontare, continuano gli esperti, è quindi quello individuare un percorso sostenibile con l’ausilio di opportuni interventi normativi, attraverso il quale i rifiuti siano concretamente dissociati dal valore negativo che gli viene comunemente attribuito, per assumere una connotazione del tutto diversa: quella di potenziale risorsa.
Anche perché, come avverte una stima della Banca Mondiale, a livello globale nei prossimi 15 anni la produzione dei rifiuti è destinata a raddoppiare.