Lotta al dissesto. L’Anbi: migliaia di nuovi posti di lavoro al Sud
Il piano del Governo prevede l'avvio entro fine anno nel Mezzogiorno di 143 nuovi cantieri per un investimento complessivo di circa 244 milioni di euro, cui farne seguire altri 173 per circa 266 milioni di euro nel 2015
"Il rilancio dell'occupazione nel Meridione può avvenire anche attraverso i necessari interventi per preservare da calamità naturali quel territorio, che è una risorsa imprescindibile per il futuro economico del Sud Italia. A titolo di esempio: la recente alluvione nel Gargano quanto costerà non solo per riparare i danni ma, in prospettiva, all'economia del Promontorio?"
Lo dice il presidente dell'Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni (Anbi), Francesco Vincenzi, a commento dei dati del rapporto Svimez, presentato a Roma e che indica quanto la crisi stia colpendo più duramente al Sud (il 77% delle famiglie ha ridotto la qualità o la quantità di almeno uno dei generi alimentari acquistati).
"Di fronte a questi dati ed alla ribadita volontà del Governo di fare della salvaguardia idrogeologica una priorità nazionale, mi corre l'obbligo di ricordare che un milione di euro investito in prevenzione del territorio da frane ed alluvioni genera indicativamente 5 nuovi posti di lavoro. Il Piano per la riduzione del rischio idrogeologico, presentato dall'Anbi a febbraio 2014, indicava, per le regioni del Sud, 471 interventi per un investimento complessivo di circa 1.380 milioni di euro (finanziabili con mutui quindicennali) così ripartiti: Campania,174 interventi per 641,3 milioni di euro; Puglia, 90 interventi per 319,6 milioni di euro; Basilicata, 34 interventi per 74,4 milioni di euro; Calabria, 173 interventi per 345 milioni di euro. Da un facile calcolo ne potrebbero nascere circa 6.900 nuove opportunità occupazionali."
Il Piano italiasicura, redatto dall'Unità di missione contro il dissesto idrogeologico presso la Presidenza del consiglio prevede l'avvio entro fine anno nel Sud Italia di 143 nuovi cantieri per un investimento complessivo di circa 244 milioni di euro ( 1220 nuovi posti di lavoro), cui farne seguire altri 173 per circa 266 milioni di euro nel 2015 (1330 nuovi posti di lavoro).