Parchi. Le imprese contro il perimetro del progettato Parco Costa Teatina
Il presidente della Confindustria regionale scrive a Roma contro i confini della futura area protetta
L’istituzione del Parco della Costa Teatina "con la sua attuale perimetrazione è un gravissimo danno per l’economia e la stessa immagine dell’Abruzzo". Così il presidente della Confindustria Abruzzo, Agostino Ballone, giudica la proposta di Parco della Costa Teatina.
Il parco è stato progettato come strumento per impedire nuove perforazioni petrolifere nel mare davanti alla costa, ponendo un vincolo. Per immaginare il perimetro è stato necessario collezionare lungo la stretta striscia di costa le poche aree lasciate libere da industrie e abitazioni.
"In realtà - ha evidenziato il presidente regionale degli imprenditori - si sta discutendo di un territorio già fortemente antropizzato su cui insistono importanti e consistenti attività imprenditoriali nonché importanti snodi infrastrutturali. È sufficiente fare un giro in macchina: è un territorio che nulla ha a che vedere con “l’Abruzzo regione verde” che si vuole rappresentare. È un controsenso, volto solo a danneggiare attività imprenditoriali già operanti e nuovi investimenti".