Il Patrimonio Alberi. Pefc e Legambiente premiano le Comunità Forestali Sostenibili
Assegnati i Premi "Comunità Forestali Sostenibili" per sostenere e rilanciare le buone pratiche di gestione forestale nelle aree interne di tutta Italia. Il Piemonte la regione più premiata
Dalla prima casa di legno 100% piemontese alla piattaforma innovativa che porta la sharing economy nel settore forestale; dall’azienda che ha realizzato una struttura ricettiva in legno completamente smontabile al progetto di comunicazione che ha portato alla realizzazione di un documentario: in occasione del Forum Nazionale sulla Bioeconomia delle Foreste e in concomitanza della Giornata Nazionale degli Alberi che si è svolta il 21 novembre, Pefc Italia, organismo garante della certificazione di gestione sostenibile del patrimonio forestale e dei suoi prodotti, e Legambiente hanno annunciato i vincitori dei premi "Comunità Forestali Sostenibili 2020". Promossi con la collaborazione e il supporto di Sisef - Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale, Compagnia delle Foreste, Fondazione Edoardo Garrone, Next - Nuova economia per tutti, LegacoopSociali, Slow Food Italia, Uncem, i premi giungono ora alla terza edizione con l’obiettivo di valorizzare attività e iniziative che mantengono e migliorano la qualità delle foreste, del territorio montano e dei servizi che esse garantiscono.
Il commento di Dellagiacoma Pefc
A candidarsi per il premio sono stati 48 progetti da 10 Regioni, in quattro diversi ambiti: gestione forestale sostenibile, filiera forestale, prodotto di origine forestale, comunicazione forestale.
"Con questi premi celebriamo e festeggiamo quelle foreste e quelle comunità, così ricche di servizi indispensabili alla vita dell’essere umano, che non si sono arrese neanche in un anno così difficile. Allo stesso tempo, rappresentano un esempio e uno stimolo affinché aziende, associazioni e amministrazioni mantengano sempre alta l’attenzione su questi temi: le foreste e le comunità forestali sono una fonte inesauribile di ricchezza culturale, sociale ed economica che produce sostenibilità nel nostro Paese. Siamo orgogliosi di questa collaborazione con Legambiente", sottolinea Francesco Dellagiacoma, presidente Pefc Italia.
Il commento di Ciafani Legambiente
"Questo premio rappresenta il corollario di un importante momento di confronto annuale quale è ormai il Forum sulla Bioeconomia delle Foreste: il giusto riconoscimento alle esperienze che investono nella protezione e valorizzazione del patrimonio forestale del nostro Paese", dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente. "I progetti premiati oggi nelle quattro categorie di riferimento sono realtà che hanno saputo coniugare sostenibilità ambientale, innovazione, peculiarità dei territori e delle comunità locali, puntando a una gestione virtuosa dell’esistente e a una crescita sostenibile del settore, nel rispetto della biodiversità e dell’equilibrio di ecosistemi tanto delicati quanto preziosi, come nel caso delle aree montane. Realtà spesso marginali, che meritano di essere poste senz'altro al centro di un nuovo modello di sviluppo, in cui le foreste e le loro risorse possono giocare un ruolo cruciale nelle sfide che ci attendono, dal contrasto ai cambiamenti climatici all’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, al raggiungimento degli obiettivi della Strategia Ue per la biodiversità".
Il commento di Bussone Uncem
"Il premio - commenta Marco Bussone, presidente Uncem - dimostra la grande vitalità delle filiere, certificate e riconosciute, per Enti e comunità. Ne abbiamo bisogno. E Pefc ci aiuta a crescere. Serve però un quadro normativo definito, che alla luce del Testo unico forestale vari al più presto la strategia forestale nazionale, con una buona dotazione di risorse economiche anche grazie al piano nazionale del recovery fund e alla nuova programmazione comunitaria 2021/2027".
I vincitori. Gestione Forestale Sostenibile: la sharing economy arriva nel settore forestale
A vincere la categoria Gestione Forestale Sostenibile è la toscana Bluebiloba srl con Forest Sharing, la prima piattaforma innovativa che porta la sharing economy nel settore forestale: si tratta di un marketplace tramite il quale tecnici e consulenti possono prendere in gestione il patrimonio forestale privato non gestito o sottoutilizzato. L’obiettivo è creare una rete che favorisca l’incontro tra i proprietari e gli operatori economici e renda il "prodotto bosco" gestito in modo sostenibile economicamente conveniente, mediante attività quali vendita di legna e altri prodotti boschivi, realizzazione di aree ricreative, parchi avventura, percorsi tematici, gestione Piani di Sviluppo Rurale, gestione e valorizzazione del credito ecosistemico.
Medaglia d’argento per Ancora Natura - Rinascere dopo Vaia di Rete Clima: lanciato nel 2019 per mettere in sicurezza e rimboschire le aree montuose coinvolte dalla tempesta Vaia di fine ottobre 2018, il progetto punta a ricreare in Lombardia, Veneto e in Provincia Autonoma di Trento foreste che verranno gestite in maniera sostenibile con certificazione Pefc. Chiude il podio Gruppo "Foresta Amica" assieme a Coldiretti, che opera principalmente in Veneto: con iniziative e progetti dedicati, ha promosso in maniera capillare la certificazione forestale e il bosco come risorsa economica e sociale.
I vincitori. Filiera Forestale premia la prima casa di legno 100% piemontese
La categoria Filiera Forestale è stata vinta dalla rete di imprese ecologiche "Si parte dal bosco": con l'innovativo sistema costruttivo a telaio di legno di castagno, ha realizzato la prima casa di legno 100% piemontese utilizzando materiale legnoso disponibile nei boschi della regione, senza l’uso di sostanze chimiche e collanti, e con un pieno riciclo a fine vita dei materiali impiegati. Costituita dalla Cooperativa Valli Unite del Canavese, dalla Segheria Valle Sacra e dalla Cooperativa Edilcasa, la rete "Si parte dal bosco" ha l’obiettivo di valorizzare, anche grazie al sodalizio con i Consorzi Forestali Locali, risorse importanti per l'economia locale e regionale quali il bosco e la sua biodiversità. Secondo posto a Replant, start-up innovativa del Politecnico di Torino - Dipartimento Energia, nata per favorire il raggiungimento della resilienza energetica territoriale e lo sviluppo di filiere sostenibili da biomassa forestale. L’attività candidata per il premio è l’insieme di due progetti basati in ValSusa (TO), Favonius e RobinWood, che hanno l’obiettivo comune di dar vita ad una filiera moderna, tracciata e solidale di biomasse legnose sul territorio.
Terzo posto al progetto Life "Granatha", finalizzato alla conservazione di otto specie di uccelli legate alle brughiere montane del Pratomagno (Toscana), con valorizzazione degli arbusti che invadevano le brughiere in tradizionali scope, ricreando così un mercato oramai scomparso.
I vincitori. Prodotti di origine forestale: vince la struttura ricettiva certificata low carbon timber
Il premio come miglior prodotto di origine forestale è stato assegnato alla piemontese Cobola Falegnameria srl, azienda di produzione di serramenti in legno. L’azienda - che vanta certificazioni volontarie, nazionali e internazionali - ha realizzato una struttura ricettiva (la locanda Mistral in Valle Maira) con materiali a secco e smontabile e certificata low carbon timber, dimostrando come gli edifici ad alta efficienza energetica e sostenibili possano portare benefici ad ambiente, comunità, territorio e cittadini. Sempre in Piemonte il secondo posto: si tratta della Società Cooperativa Agricola Valli Unite del Canavese che ha realizzato un sistema per la costruzione di "parcheggi verdi" con l’impiego di materiali naturali quali il legno di provenienza esclusivamente locale.
Terzo gradino del podio alla ditta di Casalmaggiore (Cr) in Lombardia certificata Pefc Aschieri-De Pietri: nata come azienda produttrice di pallet e imballaggi, ha poi ampliato la propria offerta con prodotti originali e creativi, impegnandosi a trasformare e dare una seconda vita ai pallet utilizzati dai canali della grande distribuzione. Quest’anno ha inoltre lanciato sul mercato, nei momenti drammatici della prima ondata Covid, una barriera protettiva "parafiato" composta da plexiglass e abete certificato 100% PEFC.
I vincitori. Il settore Foreste del Piemonte vince il premio per la comunicazione
Il riconoscimento per la comunicazione è stato assegnato alla campagna #BoscoBeneComune realizzata dal Settore Foreste della Regione Piemonte per mostrare quanto una gestione pianificata e sostenibile possa creare valore e filiere, garantire la tutela dell’ecosistema e della biodiversità, proteggere il territorio, mitigare i cambiamenti climatici e offrire attività legate al benessere. A partire dal 2018 il Settore Foreste ha organizzato appuntamenti rivolti ai cittadini e incontri nelle scuole, installazioni artistiche a Torino, realizzato 5 cortometraggi su alcune delle più importanti tematiche forestali. Infine, nel 2020 è stato realizzato il documentario "La via del bosco" che, presentato in anteprima al Festival Cinemambiente 2020 di Torino, racconta l’alleanza tra uomo e foresta.
Al secondo posto c’è Federforeste, che ha stretto un sodalizio con la band torinese "Eugenio in Via di Gioia": gli artisti hanno promosso un crowdfunding per la messa a dimora di una foresta nelle aree distrutte dalla tempesta Vaia e più in particolare nella "Foresta dei violini" di Paneveggio (Tn), coinvolgendo i loro fan.
Terzo posto per Ersaf, che ha coordinato un’ampia attività di comunicazione sui danni e le attività di ripristino a partire dalla Lombardia - ma rivolta a tutta l’area colpita dalla tempesta Vaia - per dare voce ad un messaggio univoco e condiviso da parte del settore forestale.
I vincitori. Menzioni speciali
Infine, i partner dell’iniziativa hanno assegnato alcune menzioni speciali. La Fondazione Edoardo Garrone, dal 2014 impegnata in un’opera di rilancio delle aree interne del nostro Paese in chiave innovativa e sostenibile, ha assegnato una menzione speciale al Comune di Troina per l’iniziativa "Legalità di razza". "Un progetto di sviluppo e rilancio chiaro, delineato da un’amministrazione locale proattiva e aperta alla collaborazione con gli altri attori del territorio; un progetto capace di mettere in relazione la piena valorizzazione delle risorse ambientali con il coinvolgimento professionale dei più giovani. Un percorso di grande attualità, orientato dalla crescita sostenibile, dal recupero del più autentico spirito comunitaria e, allo stesso tempo, rivolto a mercati e consumatori evoluti e consapevoli", ha spiegato Francesca Campora, direttore generale di Fondazione Edoardo Garrone. "Un approccio perfettamente in linea con il lavoro di Fondazione Edoardo Garrone, in cui la dimensione imprenditoriale - dall’incubazione di nuove giovani imprese appenniniche, all’accelerazione di quelle già esistenti per favorirne innovazione ed eccellenza, fino alla creazione di vere e proprie reti di imprese per rafforzare il tessuto economico dei territori - si realizza, sempre, in una relazione identitaria, dinamica e vivificante con il territorio di riferimento".
Next - Nuova economia per tutti, ha deciso di segnalare l'attività della Condotta Forestale - Associazione degli Interessi e delle Comunità Forestali "per il costante impegno orientato ad una reale transizione ecologica verso un modello di economia circolare e messa in rete di aree interne e marginali per una corretta gestione sostenibile delle foreste e la valorizzazione della filiera forestale di Abruzzo e Molise", spiega Valentino Bobbio, Segretario generale di Next. "Inoltre, importante aspetto è quello dell'attenzione alle problematiche relative alla promozione umana e professionale dei lavoratori del bosco".
Al progetto "Vecchi boschi nuove prospettive", realizzato in località Comuneglia nel comune di Varese Ligure (Sp), arriva invece il riconoscimento di Slow Food: "Una menzione alla cura del bosco”. Non il semplice recupero di un castagneto, ma il recupero di un piccolo e significativo ecosistema. Ritorna la vita nel sottobosco, il suolo restituisce nuova vegetazione, la rimozione del secco protegge dal rischio di incendio boschivo, la protezione delle piante permette di recuperare anche un ruolo produttivo", spiega Francesco Sottile, Comitato esecutivo di Slow Food Italia. "Piante boschive in salute sono strumento di mitigazione del cambiamento climatico, sono strumento di contrasto del dissesto idrogeologico, permettono di recuperare una relazione uomo-ambiente che sostiene politiche di fruibilità attraverso un turismo responsabile. E può essere scintilla per far moltiplicare l’iniziativa nei boschi che lo circondano. Ritornando a raccogliere le castagne della tradizione e della memoria delle comunità di montagna".