Pechino studia come ridurre il cancro da smog. Ogni giorno 104 nuovi malati
Dal 2001 i casi sono aumentati da 171 a 302 ogni centomila abitanti. Parte un progetto per abbassare l’inquinamento e fare diagnosi precoci. Allarme anche a Shangai
È ancora l’inquinamento uno dei temi più discussi in Cina. Forse per venire incontro ai timori della gente, a Pechino le autorità sanitarie hanno lanciato un progetto pilota per verificare il tasso di tumori in città. Il sistema prevede anche test diagnostici ed esami gratuiti per la popolazione considerata a rischio.
Secondo i dati resi noti dalla Commissione sanitaria, nella capitale cinese è quello al polmone il tipo di cancro più diffuso e tra le cause sono indicate proprio lo smog da inquinamento e il fumo. Seguono il tumore al seno, quello al colon, al fegato e al tratto gastrointestinale.
Il cancro è attualmente la prima causa di morte a Pechino. Gli ultimi referti disponibili, che si riferiscono al decennio 2001-2010, evidenziano come ogni giorno a 104 abitanti della città venga diagnosticato un tumore. I malati sono aumentati da 171 a 302 ogni centomila persone nel periodo considerato.
I medici: “Fare di più” – “Il governo cinese dovrebbe impegnarsi di più nel combattere le cause del cancro”, afferma Cui Xiaobo, professore alla Medical University della capitale, anche se – ha specificato – “le polveri sottili possono certamente provocare malattie respiratorie o polmonari, ma non è ancora provato che causino il tumore”. Per Cui la principale causa di cancro al polmone resta il fumo.
Tuttavia, una ricerca condotta congiuntamente dall’università di Pechino e Greenpeace, pubblicata nel dicembre 2012, ha rivelato che le polveri di pm 2,5, le più sottili, hanno causato la morte di 2.349 persone in città nel solo 2010.
Polveri sottilissime a Shangai – Ma i pericoli collegati all’inquinamento non riguardano solo Pechino. A Shanghai, per esempio, secondo la Commissione per la protezione ambientale, negli ultimi tre mesi ci sono stati solo 59 giorni in cui l’aria non è stata inquinata. I giorni peggiori si sono avuti in gennaio.
La capitale economica cinese ha così deciso di predisporre un piano di emergenza: in rampa di lancio una campagna per informare i cittadini e limitazione della produzione imposta ad alcune industrie altamente inquinanti. Terzo step, la riduzione del numero di veicoli sulle strade.