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Per le piante a tutela del clima nasce la Fondazione AlberItalia

where Forlì when Lun, 08/03/2021 who roberto

“Dobbiamo accrescere la consapevolezza del valore insostituibile degli alberi per il futuro della nostra Terra madre”

Dare vita a un appello, renderlo concretoalberitalia.png. È questa, in sintesi, la ragione alla base della Fondazione AlberItalia, appena nata dalla volontà di Slow Food Italia, della Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale (Sisef) e di Romagna Acque – Società delle Fonti, con il sostegno della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna.
L’intento della fondazione è promuovere progetti per aumentare il numero di alberi nella nostra penisola, in alcuni casi piantarli, ma anche curarli, gestirli, monitorarli e contarli, per contribuire a contrastare la crisi climatica e il crescente inquinamento atmosferico che avvelena il pianeta. L’appello a cui si vuole dare vita è quello lanciato da Carlo Petrini e Monsignor Domenico Pompili a nome delle comunità Laudato Si’, e da Stefano Mancuso, che a settembre 2019 ci invitavano a mettere a dimora un albero per ogni italiano per contrastare la crisi climatica.
 
Piantare alberi non basta
“Ci siamo resi conto - spiega Gabriele Locatelli, delegato di Slow Food Italia per le foreste sostenibili e responsabile del progetto Oltreterre - dell’importanza dell’appello quale opportunità per accrescere la consapevolezza del valore insostituibile degli alberi per il futuro della nostra Terra madre. Ma piantare alberi non basta, è necessario accudirli affinché crescano vigorosi e fissino la maggiore quantità di CO2 atmosferica possibile nel proprio legno. Occorre difenderli dagli incendi e gestirli con la passione di chi li conosce e si rende disponibile a trasferire le proprie conoscenze a chi vuole prendersene cura”.
 
A tutela del clima
Marco Marchetti, presidente della neonata Fondazione AlberItalia, pone l’accento sul fatto che stiamo affrontando una crisi sanitaria, una climatica e diseguaglianze sociali sempre più accentuate e per questo motivo dobbiamo riconnettere i territori - montagna, pianura, spazi urbani - piantando alberi giusti nei modi giusti, curandoli per creare corridoi ecologici capaci di restituire naturalità a un ambiente troppo antropizzato.
 
Il vademecum orientativo
“Il posto giusto per gli alberi giusti contro la crisi climatica”, è già consultabile nella sezione Piantalberi del sito www.alberitalia.it. Si tratta del primo strumento che la fondazione mette a disposizione di tutti e che è già stato preso come riferimento dalla Regione Emilia-Romagna per il suo progetto di messa a dimora di 4,5 milioni di alberi nei prossimi cinque anni.
 
I quattro progetti

Appena nata, la fondazione ha già in programma azioni importanti come lo sviluppo di un software denominato Contalberi, che permetterà di contabilizzare gli alberi correttamente messi a dimora e accuditi; la realizzazione di progetti innovativi che possano essere replicati, come quello presso Dosolo (Mantova), dove grazie, alla collaborazione con il progetto europeo LIFE Terra, tra 2021 e 2022 verranno interrati 10.400 alberi in piantagioni policicliche permanenti; o l’iniziativa, in collaborazione con Mediaset Friends, che porterà alla realizzazione di 4 piantagioni pilota in 4 diverse aree d’Italia: a Paneveggio (Trento) sarà ripristinata la vegetazione dopo il passaggio della tempesta Vaia; ad Adria (Rovigo) attraverso un processo partecipativo, verrà realizzato un nuovo parco urbano per contribuire al benessere dei cittadini e contrastare la crisi climatica; a Vicopisano (Pisa) si restituirà alla comunità locale una zona dall’alto valore culturale e naturalistico distrutta da un incendio; a Bacoli (Napoli) sarà recuperata un’area urbana in stato di abbandono, confiscata alla camorra, ponendo la massima attenzione alla valorizzazione dei caratteri di identità del territorio e naturalistici.

Per saperne di più: www.alberitalia.it

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