Rifiuti. Restano in procedura di infrazione 155 discariche italiane
Gradualmente gli smaltimenti contestati dall’Europa vengono messi in regola, ma la sanzione da pagare rimane alta
Alla data odierna in Italia restano ancora in procedura di infrazione Ue 155 discariche. Lo ha detto il sottosegretario all'Ambiente, Silvia Velo, rispondendo in aula alla Camera a un'interrogazione di Liliana Ventricelli (Pd), sulle discariche abusive oggetto di un procedimento presso la Corte di giustizia dell'Unione europea.
Ventricelli, nella sua interrogazione, ha fatto riferimento in particolare a due discariche, Malderiti (Reggio Calabria) e Altamura Sgarrone (Puglia). Velo ha ricordato come "a seguito della sentenza del 2 dicembre 2014, erano coinvolte nella procedura di infrazione 200 discariche, localizzate in 18 regioni italiane", con una condanna per l'Italia "al pagamento della sanzione forfettaria di 40 milioni di euro e di una penalità semestrale" di circa 39 milioni "fino alla completa regolarizzazione delle discariche abusive".
Adesso ne restano 155, "con un risparmio per la collettività - ha aggiunto il sottosegretario - in quanto a penalità semestrali, che prevedono il pagamento di 200mila euro per ciascuna discarica contenente rifiuti non pericolosi e 400mila euro per ciascuna discarica contenente rifiuti pericolosi".
Rispetto allo stato dei procedimenti in corso, per le 155 discariche ancora oggetto della procedura di infrazione "sono state notificate alle Regioni e agli enti locali interessati 151 decreti di diffida e per 4 sono in atto approfondimenti istruttori".
Per quanto riguarda le due discariche su cui la parlamentare del Pd aveva chiesto informazioni, Velo ha detto che "entrambe sono ancora interessate dalla procedura di infrazione". E ha proseguito: "Nella discarica localizzata in località Malderiti, nel comune di Reggio Calabria, peraltro anch'essa discarica abusiva e non ex discarica comunale, in passato sono stati depositati materiali, per lo più derivanti dalle demolizioni, in modo fraudolento ed illegale, e di essa la polizia giudiziaria ha disposto il sequestro".
Per quanto riguarda invece Altamura Sgarrone, "sono in corso procedure per dimostrare che la discarica stessa - come peraltro confermato dall'avvocato generale Kokott, della Corte di giustizia - può costituire un errore di censimento, pertanto dovrebbe essere esclusa dal computo delle discariche per le quali l'Italia corrisponde sanzione amministrativa".
I due Comuni sono stati comunque diffidati dalla presidenza del Consiglio e per questo "hanno dato avvio all'iter di caratterizzazione con l'esecuzione di indagini ambientali preliminari, i cui risultati chiariranno se questi siti costituiscono o meno un rischio per la salute umana e dell'ambiente. Le risultanze di tale analisi dovrebbe essere disponibili in breve tempo".