Velo: Puglia interessata da tre procedure d’infrazione nel settore idrico
Il sottosegretario all’Ambiente fa il punto sulle infrazioni nel settore idrico in Regione, rispondendo a un’interrogazione alla Camera
“Ad oggi l'Italia è interessata da tre procedure d'infrazione dell’Unione europea nel settore idrico: n. 2004/2034, n. 2009/2034 e n. 2014/2059”. Lo ha ricordato il sottosegretario all'Ambiente, Silvia Velo, rispondendo in VIII commissione alla Camera a un'interrogazione di Scelta civica, a prima firma Salvatore Matarrese.
“Con specifico riferimento alla procedura d'infrazione n. 2004/2034 - ha continuato Velo - si fa presente che la stessa riguarda 4 agglomerati, con carico generato maggiore di 15mila abitanti equivalenti. Sulla base delle ultime informazioni ricevute dalla Regione e trasmesse alla Commissione europea a febbraio 2016, in riscontro alla lettera di messa in mora (ex articolo 260 del Tfue), due agglomerati - Taviano e San Vito dei Normanni - hanno superato le criticità contestate, presentando un sistema fognario depurativo adeguato alle disposizioni nazionali e comunitarie in materia. In merito siamo in attesa di ricevere le valutazioni della Commissione europea". Velo ha proseguito: "Per i restanti due agglomerati - Casamassima e Porto Cesareo Nardo - permangono delle criticità. In particolare, per quanto riguarda l'agglomerato di Casamassima, l'impianto di depurazione è stato realizzato nel 2012 e, ad oggi, si è in attesa della chiusura del procedimento di assoggettabilità a Via. Con riferimento, invece, all'agglomerato di Porto Cesareo Nardo, l'Acquedotto pugliese ha trasmesso il 4 marzo 2016 ai soggetti competenti, Regione, Comune di Nardo ed Autorità idrica pugliese, il progetto di variante del tracciato delle opere di collettamento del refluo trattato dall'impianto di Porto Cesareo alla condotta sottomarina di Nardo, in coerenza con gli impegni assunti con il protocollo di intesa definito a settembre 2015. Allo stato, si è nella fase di perfezionamento delle procedure tecnico amministrative”.
Per quanto riguarda invece "la procedura d'infrazione n. 2009/2034", il ministero "evidenzia che la stessa interessa due agglomerati - Francavilla Fontana e Trinitapoli - con carico generato maggiore di 10 mila abitanti equivalenti e scarico in area sensibile. Sulla base delle ultime informazioni ricevute dalla Regione e trasmesse alla Commissione europea a settembre 2015 e febbraio 2016, entrambi gli agglomerati hanno superato le criticità contestate, presentando un sistema fognario depurativo adeguato alle disposizioni nazionali e comunitarie in materia. In merito siamo in attesa di ricevere le valutazioni della Commissione europea".
Per quanto concerne, infine, "la procedura d'infrazione n. 2014/2059, essa riguarda 25 agglomerati con carico generato maggiore di 2mila abitanti equivalenti. Sulla base delle informazioni ricevute dalla Regione, sono 6 gli agglomerati non direttamente interessati dalla procedura, 9 gli agglomerati ora conformi - per i quali siamo in attesa di ricevere le valutazioni della Commissione europea - e 12 gli agglomerati non conformi. Per l'adeguamento dei 12 agglomerati non conformi sono previsti 13 interventi, di cui 10 in corso e 3 programmati, la cui conclusione è prevista al più tardi entro il 2019". Da ultimo, in merito all'Accordo di programma quadro del 27 marzo del 2013 e relativo ad interventi su reti fognarie, “si precisa che si tratta di complessivi 22 interventi, finanziati con la delibera Cipe 60 del 2012, per un importo complessivo di 51 milioni di euro. Si tratta di interventi aggiudicati con lavori in corso”, ha concluso Velo.