torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

Le risorse che mancano. Ecco come la Ue spinge sulle terre rare: il 10% va estratto in Europa

where Bruxelles (Belgio) when Lun, 13/03/2023 who roberto

Arriva il Critical Raw Materials Act per "ridurre i crescenti rischi di approvvigionamento” sulle materie prime strategiche, compresi estrazione, lavorazione e riciclo

L’obiettivo europeo è ridurre terre-rare.jpgla dipendenza dalle materie prime strategiche il cui oligopolista mondiale è la Cina, in primo luogo con le risorse del suo vasto territorio oppure attraverso l’impero minerario cinese nel mondo. I due vicepresidenti esecutivi Ue, Margrethe Vestager e Valdis Dombrovksis, lanciano una proposta di piano europeo che, insieme con il piano industriale per un'industria a emissioni zero, intende ridurre la dipendenza di materie prime da Paesi non europei.
Il regolamento si applicherà ai materiali ritenuti rilevanti nella "transizione verde e digitale" e per le "applicazioni di difesa e spaziali", ma anche per la medicina avanzata: le materie prime critiche strategiche trovano infatti un'ampia applicazione nella creazione, ad esempio, di batterie ricaricabili, cruciali nell'industria delle auto elettriche e ibride e imprescindibili per smartphone e tablet, di magneti permanenti, radar, fibre ottiche, ma anche per costruire turbine eoliche e pannelli solari.
 
Tre obiettivi
Ecco i numeri. Nei prossimi sette anni almeno il 10% dell'estrazione delle terre rare deve tornare all'interno dei confini europei, resi più forti ora anche dalla recente scoperta svedese del maxigiacimento da oltre un milione di tonnellate di litio e terre rare di Kiruna, nell’artico svedese.
Nella bozza del testo messo a punto dall'esecutivo comunitario, Bruxelles fissa i tre obiettivi per l'autosufficienza europea lungo l'intera catena del valore: entro il 2030 la capacità interna di estrazione delle materie prime critiche dovrà aumentare ad almeno il 10%, quella di raffinarle e lavorarle ad almeno il 40%, e fondamentale sarà portare anche la capacità di riciclarle ad almeno il 15%.
 
Meno importazioni
I tre target dovranno essere accompagnati da una riduzione dell’import da Paesi terzi, a cominciare dalla Cina. Non più del 70% di ciascuna materia prima strategica potrà avere origine extra-Ue.
È il primo passo per affrancarsi dal monopolio cinese da applicare a tutti i 17 metalli vitali per la doppia transizione verde e digitale perché imprescindibili.
 
Accelerare i permessi
Il progetto contiene anche una corsia preferenziale per rendere più veloci i progetti strategici, con procedure di autorizzazione più snelle e prevedibili, con tempi di autorizzazione non superiori ai due anni, con finanziamenti mirati. Con la strategia Global Gateway da 300 miliardi saranno finanziati anche i progetti sviluppati fuori dall’Europa, cioè in quei Paesi ricchi di risorse su cui sta già mettendo le mani la Cina.
Secondo il vicepresidente Ue Maros Sefcovic saranno fondamentali il fattore tempo e la capacità dei Ventisette di "spingere tutti nella stessa direzione".

immagini
terre-rare