Toscana/1 - Approvato il Piano energetico e ambientale. I dettagli
Il Piano ambientale ed energetico della Toscana, illustrato nei giorni scorsi in Consiglio regionale alle Commissioni Territorio e Sviluppo economico, si basa sulla lotta ai cambiamenti climatici, green economy e prevenzione dei rischi
Lotta ai cambiamenti climatici, green economy e prevenzione dei rischi. Queste le ''sfide”del Paer, il Piano ambientale ed energetico della Toscana illustrato nei giorni scorsi in Consiglio regionale alle Commissioni Territorio e Sviluppo economico, presiedute rispettivamente da Gianfranco Venturi (Pd) e Rosanna Pugnalini (Pd), dall'assessore all'Ambiente Anna Rita Bramerini. Un Piano pluriennale (contiene azioni e indirizzi che arrivano fino al 2030), che la stessa Bramerini ha definito il ''Libro bianco del fabbisogno toscano''. ''Un quadro di regole certe, la cui attivazione concreta si attua nei piani specifici annuali'', che “guarda all'Europa” e si divide in due grandi aree tematiche: ''sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio e contrastare i cambiamenti climatici attraverso la diffusione della green economy''; ''promuovere l'adattamento ai cambiamenti climatici, la prevenzione e la gestione dei rischi''.
Rispetto alle sfide che lancia il Paer, Bramerini ha chiarito come la ''messa in sicurezza implichi investimenti elevati che contrastano con le ridotte capacità di spesa degli enti pubblici. Per questo abbiamo deciso di stimare per tutte le aree di intervento il fabbisogno totale e favorire uno stanziamento annuo costante da destinare alla realizzazione degli interventi''. In particolare, per il programma straordinario degli interventi strategici per la risorsa idrica, si ipotizzano 875 milioni di euro, per la difesa del suolo un fabbisogno minimo di 1,5 miliardi, per gli interventi strategici per la difesa della costa 190 milioni e per il programma pluriennale per la sicurezza sismica 390 milioni di euro.
In tema di green economy, le priorità dell'esecutivo puntano alla creazione di una economia in cui le quattro fasi dello sviluppo (ricerca, produzione, installazione impianti, consumo sostenibile ed efficienza) siano realmente integrate. ''Si tende all'evoluzione di nuove forme di riutilizzo dei rifiuti - ha detto Bramerini - , ma anche alla diversificazione degli usi dalla fonte geotermica con la media entalpia, all'uso degli scarti agricoli e di manutenzione delle aree boscate per la produzione di energia così come alla valorizzazione del legno per l'impiego in eco-edilizia''.
L'assessore ha ricordato che la Toscana è chiamata a raggiungere il target del 16,5 per cento di consumo da rinnovabili termiche ed elettriche sul consumo energetico complessivo e ha infine evidenziato come la Toscana sia la ''prima regione a dare attuazione a quanto previsto dalla normativa per la tutela della biodiversità, sia a livello nazionale che europeo''.