Veneto, i sindaci del delta del Po chiedono una legge speciale contro subsidenza
Si cercheranno le risorse necessarie per le opere di bonifica idraulica e per la vivificazione delle lagune del Delta del Po, per rendere abitabile e coltivabile un territorio che è sprofondato sotto il livello del mare
“Nel bilancio di previsione della Regione Veneto per il 2014 cercheremo di reperire le risorse necessarie per il delta del Po, per le opere di bonifica idraulica e
per la vivificazione delle sue lagune, consapevoli del particolare valore di quest’area e della continua lotta e titanica lotta dell’uomo per rendere abitabile e coltivabile un territorio che è sprofondato sotto il livello del mare”. È quanto ha promesso il presidente del Consiglio regionale Veneto, Clodovaldo Ruffato, incontrando i sindaci dei comuni del Delta del Po, il direttore del Consorzio di bonifica deltizio Giancarlo Mantovani e il presidente del Parco regionale del Delta Geremia Gennari.
A ricevere la delegazione degli amministratori del territorio del Delta c’erano anche l’assessore all’ambiente Maurizio Conte, il presidente della commissione Statuto Carlo Alberto Tesserin, i tre consiglieri regionali del Polesine Cristiano Corazzari (Lega), Graziano Azzalin (Pd) e Mauro Mainardi (Fi), e il capogruppo di Italia dei Valori Antonino Pipitone.
“I costi per la bonifica del comprensorio del Delta sono in continuo aumento - hanno spiegato sindaci, Consorzio ed Ente parco - a causa della subsidenza e della grande quantità di acque piovane cadute nelle due ultime annate. Il dimezzamento, avvenuto in tre anni, del contributo regionale (da 1,2 milioni a 600mila euro) per far funzionare le 39 idrovore e le 126 pompe di sollevamento, l’azzeramento dei fondi di investimento (ammontavano a 6 milioni di euro nel 2010) e il concomitante incremento dei costi per l’energia elettrica stanno mettendo a rischio la manutenzione del suolo e la prosecuzione dell’indispensabile lavoro di bonifica''.
Lo stillicidio di tagli e di riduzioni a fronte di un aumento di costi per l’energia e per le opere di manutenzione - ha rincarato il presidente del Parco Gennari - non consentono più di garantire la sicurezza idraulica del Delta e mettono a repentaglio le attività agricole, quelle turistiche e anche la coltivazione di mitili e cozze, che rappresenta un’eccellenza riconosciuta anche a livello europeo”.
Da qui l’appello degli amministratori alla Regione per un intervento economico che non si riduca allo ‘spot’ una-tantum (come avvenne con la finanziaria 2013) ma sia garantito da una legge speciale che finanzi in modo continuo e permanente la sicurezza idraulica dell’area.