Ecobonus, Hera sostiene la riqualificazione energetica della vecchia edilizia
Venier: “Aiutiamo gli amministratori di condominio a dare gambe ai progetti di riqualificazione energetica dei condomini”
Da Hera arriva un aiuto ai condomini, attraverso i benefici statali, per riqualificate i vecchi edifici (anni ‘50,’60 e ’70), tra i peggiori nemici dell’efficienza energetica. La multiutility lo ricorda a Bologna dove ha organizzato un convegno ad hoc, dal titolo “Efficienza energetica nei condomini: nuove opportunità per sfruttare gli incentivi”, in compagnia del viceministro all’Economia Enrico Morando e dell’assessore regionale a Piano energetico e Economia verde Palma Costi come ospiti istituzionali.
Tocca al presidente di Enea, Federico Testa, segnalare l’urgenza del momento: “Finalmente, dopo due anni di lavoro, siamo riusciti a far sì che il Parlamento approvasse una serie di norme per generalizzare gli interventi di efficienza energetica dove non sono mai stati fatti“. In primis nei condomini delle periferie, quindi, dove solitamente vive gente con meno risorse, che avrebbe più bisogno di risparmiare. Grazie al nuovo impianto legislativo, così, nei condomini le multiutility si presenteranno per dire: noi procediamo agli interventi di efficienza energetica,dai cappotti alla messa a punto degli impianti, e voi ci cedete gli incentivi che ricevete dallo Stato così noi anticipiamo il processo. Resterebbe un 30-35% di risorse, visto che gli incentivi coprono fino al 70-65%, che anticiperebbe Hera, in vista del ritorno grazie alle bollette più efficienti.
Ma è l’amministratore delegato del gruppo Hera Stefano Venier, a margine e in sala, a prefigurare così la possibile svolta: “C’è oggi una grande opportunità, ci sono le condizioni per un percorso di minori resistenze e difficoltà su questi temi rispetto al passato. Noi aiutiamo gli amministratori di condominio a dare gambe ai progetti di riqualificazione energetica dei condomini, nel solco della politica nazionale energetica che ha identificato entro il 2030 l’obiettivo di ridurre di almeno il 20% i consumi energetici nelle residenze”, con appunto al primo posto i grandi condomini. Se quindi i provvedimenti precedenti sugli incentivi risultavano “di difficile applicazione”, ammette Venier, ora per ripartire manca solo un’ultima circolare dell’Agenzia delle entrate.
“Ma - sottolinea l’ad di Hera - direi che il 90% della strada è fatto e ora la palla passa da un lato agli amministratori di condominio e dall’altro ai soggetti come Hera”. Venier è sicuro di farcela, anche perché l’impianto appare tutto win-win: “Per i proprietari degli appartamenti, per i soggetti come noi che finanziano investimenti importanti, per l’ambiente”, elenca Venier.