Perugia + Assisi, città smart per diventare Capitali europee della cultura
Via al primo tavolo progettuale sul tema “smart city and community”: “I paradigmi del sistema delle costruzioni sono già cambiati”. È quanto emerso al convegno Ascomac di Perugia
Aprire al più presto il “cantiere” smart city. Perché i paradigmi del sistema delle costruzioni sono cambiati e “occorre ripensare l’idea tradizionale di città e trasformarla in area intelligente e sostenibile”: lo ha detto il segretario generale di Ascomac, Carlo Belvedere, alla tavola rotonda “Perugia smart: dal dire... al fare una città sostenibile” che la federazione ha promosso insieme al comune di Perugia, all’associazione Progettare il futuro, all’Università degli studi e all’Università per stranieri di Perugia e alla fondazione Perugia Assisi 2019.
Obiettivo: presentare il primo tavolo progettuale sul tema “smart city and community” e il ruolo delle fonti rinnovabili per la candidatura di Perugia e Assisi a Capitali europee della cultura 2019.
Un approfondimento è stato dedicato agli edifici ad energia quasi zero e alle fonti rinnovabili oggetto di recenti decreti di incentivazione. “Pensare alla trasformazione dell’idea attuale di città non può prescindere dalla proposta che Ascomac sta promuovendo con forza, quella della realizzazione del cantiere a impatto zero”, ha sottolineato Elisa Cesaretti, presidente di Ascomac. Senza dimenticare – ha aggiunto – che “la risposta alla crisi dell’edilizia e alla congiuntura economica attuale può passare solo attraverso l’innovazione”.
È un processo che, secondo Belvedere, va fatto attraverso “l’affermazione della legalità contro la corruzione negli appalti e l’abusivismo edilizio, con una seria politica antisismica sia per le nuove costruzioni che per la riqualificazione di quelle esistenti, con una cultura del lavoro orientato alla sicurezza e alla professionalità. Ma anche – ha concluso il segretario – con le tecnologie ad alta efficienza energetica”.
Guarda i video dell’incontro sulle smart city a Perugia!