Recovery plan. Per Anima, nella riqualificazione degli edifici è necessario partire dalla Pubblica Amministrazione
Partire dalla semplificazione delle procedure di accesso al credito. Importante creare una figura dedicata all'efficientamento energetico degli edifici nella PA
È importante sfruttare l'occasione offerta dal Recovery Plan per agire sulla riqualificazione dell'esistente, specialmente per quanto riguarda gli edifici della pubblica amministrazione. Lo ha detto il presidente di Anima Confindustria Marco Nocivelli a proposito del Superbonus, che lo giudica “una misura forte ma che interviene solo nel settore privato e ha scadenza già alla fine del primo semestre 2022. Il Conto Termico potrebbe essere uno strumento di rilancio per gli edifici della PA, ma la procedura è ancora troppo lenta e complicata: con tutte queste incertezze fatica a decollare”.
Attualmente, Anima sta lavorando con il Comitato Termotecnico Italiano sulla semplificazione e sulla maggiore fruibilità del Conto Termico, misura che potrebbe destinare ogni anno maggiori fondi per la riqualificazione degli edifici pubblici. A proposito di risorse finanziarie, “i criteri di accesso al credito - spiega Nocivelli - devono essere semplici, gli incentivi devono essere forti. Ma, soprattutto, una volta erogati, i fondi devono essere spesi in maniera sensata e coerente”. Strategico, in questa prospettiva, il rafforzamento di figure professionali che possano indirizzare le spese nella giusta direzione.
A tal proposito, Anima propone la creazione di una figura specializzata, dedicata all'efficientamento energetico degli edifici nella PA, sul modello degli energy manager oggi previsti per i soggetti cosiddetti "energivori". Tale ruolo potrebbe risultare fondamentale in questo momento storico. Gli obiettivi europei prevedono, infatti, una riqualificazione annua di almeno il 3% degli edifici esistenti, ma l'Italia è attualmente lontana da questo obiettivo. “Dobbiamo recuperare il ritardo accumulato in questi anni – prosegue Nocivelli – nei confronti dei grandi paesi europei. Oltre a lavorare con strumenti di incentivazione realmente fruibili, è importante essere precisi con la certificazione degli edifici ed essere puntuali con i pagamenti”.