A Roma si cerca di rendere efficienti anche le botteghe dei quartieri storici
Il progetto coinvolge l’ENEA con il compito di individuare, insieme agli operatori, i possibili interventi di efficientamento da effettuare nelle botteghe
Creare sinergie tra le varie attività produttive del territorio, valorizzare le tecniche degli antichi mestieri e rilanciare il quartiere attraverso un programma di efficientamento energetico. Questi sono gli obiettivi promossi da MAD in Monti (Monti Arte Design), un’iniziativa che ha coinvolto lo storico rione di Roma, oggi sede di molte attività artigianali.
Patrocinato dal I Municipio e organizzato dalle associazioni culturali Incinque Open Art Monti e Marte (Monti in Arte), il progetto coinvolge l’ENEA con il compito di individuare, insieme agli operatori, i possibili interventi di efficientamento da effettuare nelle botteghe e nelle attività del rione per supportarne il tessuto economico e migliorarne la competitività nel mercato di riferimento. Nello specifico, ENEA si è occupata di realizzare una mappa del quartiere con i luoghi dove realizzare possibili interventi di risparmio energetico insieme a una serie di consigli pratici da attuare a livello individuale in materia di rifiuti, trasporti, illuminazione, acqua, climatizzazione, ristorazione, uso delle apparecchiature e accesso ai finanziamenti.
“ENEA partecipa a questa iniziativa con la Campagna nazionale di informazione e formazione sull’efficienza energetica ‘Italia in classe A’, in modo da facilitare la promozione di Monti attraverso la sensibilizzazione sulle opportunità di una scelta sostenibile, anche rispetto all’offerta turistica, visto il crescente numero di persone provenienti da tutte le parti del mondo che lo affolla ogni giorno”, sottolinea Roberto Moneta, capo del Dipartimento Efficienza Energetica dell’ENEA. “Ora ci auguriamo che questa iniziativa, nata e voluta dal territorio, possa rappresentare un modello da replicare in altri quartieri storici che potrebbero presentare criticità sia in termini di obsolescenza degli impianti che di qualità dei servizi ambientali”, conclude Moneta.