Rum green – Caldaia italiana a biomasse per Bacardi
La veneta Uniconfort si consolida in Inghilterra. L’azienda dei superalcolici risparmia il 45% sul conto energetico nei processi di produzione delle bevande
Fa una scelta verde la Bacardi drinks, nota multinazionale produttrice di bevande alcoliche. Che ha deciso di installare in una sede produttiva in Inghilterra una caldaia italiana realizzata da Uniconfort e alimentata a biomasse solide. Una decisione che non solo porta alla diminuzione di emissioni di CO2 nell’atmosfera, ma anche a dimezzare i costi energetici di una fase del processo produttivo.
La caldaia – spiega una nota di Uniconfort, azienda veneta terzo produttore mondiale di impianti alimentati a biomasse solide – può bruciare 1.500 chilogrammi l’ora di combustibile, per una potenza termica di 900mila chilocalorie e 1 Mw elettrico. Il risparmio sul conto energetico è del 45%, che raggiunge il 60% aggiungendo gli incentivi governativi. Risparmi che, secondo le stime, permetteranno l’ammortamento dell’impianto in trenta mesi.
In Italia, nello scorso mese di gennaio, sono stati pubblicati in “Gazzetta Ufficiale” i decreti attuativi che danno l’avvio al nuovo Conto Termico, “volano di sviluppo per il settore delle energie rinnovabili”, ricorda Davis Zinetti, amministratore delegato di Uniconfort. “In Inghilterra, dove gli incentivi sono attivi da diversi anni, per il quarto anno consecutivo la catena di supermercati Sainsbury, forte di oltre mille punti vendita, ha affidato a noi il suo programma energetico, e nei supermercati del marchio abbiamo già installato ben settanta impianti”, aggiunge. L’Inghilterra è attenta alla qualità dell’aria e sta abbassando considerevolmente i limiti per le emissioni industriali: “Tutti i nostri impianti hanno un impatto ambientale quasi nullo – assicura Zinetti – ma, in questo particolare caso, abbiamo fatto in modo che la caldaia non superasse i limiti inglesi per le emissioni di NOx, l’ossido di azoto, che devono essere inferiori ai 150 milligrammi per millimetro cubo, e per le polveri sottili, che non devono superare i 60”.
La Bacardi è alla sua prima esperienza con le biomasse ma conta di replicarla in altre sedi produttive.