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Per l’accesso universale all’energia servono nuovi investimenti, lo dice WAME

where Milano when Lun, 28/09/2015 who michele

Il punto della situazione dei progressi compiuti è stato fatto in un seminario promosso dall’iniziativa World Access to Modern Energy (WAME) con Africa – EU Energy Partnership

wameconvegno.jpg1,3 miliardi di persone, quasi il 20% della popolazione mondiale, non hanno accesso all’elettricità e circa 2,6 miliardi di individui cucinano bruciando in modo improprio legna e biomasse nelle proprie abitazioni, con gravi conseguenze sulla loro salute e l’ambiente. Più del 95% di queste persone è concentrato nell’Africa sub sahariana e nelle zone meno sviluppate dell’Asia e l’84% vive in zone rurali. Quali soluzioni adottare per creare opportunità d’investimento che permettano l’accesso all’energia moderna, sviluppando le tecnologie off-grid e soluzioni di “cucina pulita e sostenibile” (clean cooking)? Se n’è parlato in un seminario, promosso dall’iniziativa con Africa – EU Energy Partnership, che ha fatto il punto della situazione dei progressi compiuti, anche nell’obiettivo di individuare future soluzioni in grado di creare opportunità d’investimento.

Investimenti - L’Agenzia Internazionale per l’Energia ha stimato che, per raggiungere questo obiettivo, sono necessari circa 750 miliardi di dollari di investimenti nel periodo compreso tra il 2010 e il 2030. L’obiettivo delle Nazioni Unite, che sembrava fino a poco fa irraggiungibile, appare oggi plausibile per quanto riguarda l’elettricità, ma non ancora per il clean cooking. La maggiore parte di questi investimenti riguarda l'estensione delle reti elettriche nazionali, che in realtà raggiungeranno meno della metà degli esclusi: nel seminario, che ha visto la partecipazione di numerosi soggetti di grande rilievo internazionale esperti ed attivi, viene affrontato proprio il tema del finanziamento dei tanti progetti off-grid, spesso realizzati con capitali almeno in parte privati, che è ormai chiaro debba essere sostenuto localmente.
Testimonianza dal Bangladesh - A questo proposito Dipal Barua, fondatore della Bright Green Energy Foundation, ha portato la sua testimonianza dell’esperienza del Bangladesh per evidenziare alcuni aspetti chiave del problema e delle sue possibili soluzioni, chiarendo che per raggiungere gli “ultimi” spesso le fonti rinnovabili sono le più adatte ed è possibile realizzare interventi con un obiettivo sociale anche partendo da un approccio commerciale. “Infatti, in Bangladesh sono stati sviluppati sistemi solari per le abitazioni inizialmente troppo costosi, ma poi con l’informazione, l’attrazione di attivare canali di comunicazione nelle zone rurali, è migliorato il rapporto qualità/prezzo e, con l’intervento di grandi banche, oggi ci sono 5 milioni di sistemi solari domestici installati. Non solo, le lampade al cherosene stanno sparendo e si sta avviando l’irrigazione alimentata dall’energia solare.” Le esperienze presentate hanno riguardato anche l’Africa ed altre parti del mondo, dove milioni di famiglie si sono viste aprire nuove possibilità di vita e di lavoro grazie a nuove attività economiche gestite localmente.
Le soluzioni off-grid richiedono numerosi investimenti e meccanismi di finanziamento specifici di piccole e medie dimensioni che possono essere sostenuti da amministrazioni locali, organizzazioni no profit o anche imprese. In alcuni casi è necessario un conferimento di capitale a fondo perduto, in molti altri, l’investimento può essere ripagato dai consumatori tramite la tariffa elettrica. Ma spesso, quando ci si focalizza sulle reti off-grid i costi non recuperabili della distribuzione locale possono essere elevati e questo può inibire gli investimenti stessi.

WAME & EXPO2015 è un'associazione senza scopo di lucro che è stata fondata da otto società che operano nel settore energia quali A2A, Edison, Enel, Eni, E.ON Italia, Gas Natural Italia, ENGIE- GDF SUEZ Italia e Tenaris-Dalmine, oltre a Expo2015, per portare all'attenzione del pubblico l'importante questione sociale dell’accesso all'energia. La sua missione è quella di aumentare la consapevolezza del problema attraverso informazioni raccolte sul proprio sito web, www.wame2015.org, nonché attraverso workshop ed eventi durante il semestre di EXPO.

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Convegno Wame (World Access to Modern Energy)
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