Accordo sul nucleare in Iran, l’arricchimento dell’uranio mai oltre il 5%. Scongelati fondi esteri per 4,2 miliardi
L'intesa tra Iran e potenze mondiali è limitata a 6 mesi di tempo e prevede un alleggerimento delle sanzioni in cambio della sospensione della parte più controversa del programma iraniano, quella sulle armi nucleari
È stato raggiunto dunque a Ginevra l'accordo sul nucleare iraniano tra le potenze mondiali del gruppo 5+1 (Usa, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia e Germania) e il governo di Teheran. In base al comunicato diffuso dalla Casa Bianca, l'accordo prevede che l'arricchimento dell'uranio da parte dell'Iran non superi il 5%. Tutto l'uranio arricchito dall'Iran al 20% dovrà venire diluito, per allontanarsi dalla soglia prossima allo status di arma nucleare.
L'alleggerimento delle sanzioni commerciali è stato quantificato in meno di 7 miliardi di dollari, mentre secondo quanto scrive l'agenzia iraniana Isna, il governo di Teheran potrà anche accedere all'equivalente di 4,2 miliardi di dollari che si trovano in fondi esteri congelati dalle sanzioni e che sono proventi della vendita di greggio.
Il ministro degli Esteri e capo negoziatore per il nucleare iraniano Mohammad-Javad Zarif è stato tra i primi a dare l'annuncio via Twitter, così come il capo della diplomazia Ue Catherine Ashton, tramite il suo portavoce Michael Mann. Si tratta di un primo passo storico: un'intesa limitata a 6 mesi di tempo, che prevede un alleggerimento delle sanzioni internazionali in cambio della sospensione della parte più controversa del programma iraniano, quella volta a costruire armi nucleari. Nei 6 mesi definiti dall'accordo proseguiranno i colloqui e soprattutto i controlli da parte degli ispettori internazionali con l'obiettivo di arrivare ad una soluzione definitiva che ponga fine ad un decennio di scontri.