Allarme Cna: un quarto delle bollette elettriche delle Pmi non rispecchia i consumi reali
Quasi il 20% delle bollette fanno riferimento a un conguaglio avvenuto anche cinque anni prima, per il 6% il consumo è stimato
Oltre un quarto delle bollette ricevute da micro e piccole imprese non rispecchia la reale situazione dei consumi, tra stime e conguagli. È quanto emerge dall'Osservatorio sull'energia della Cna, secondo la quale nei casi più gravi le bollette “pazze” arrivano a compromettere la stessa attività delle imprese.
La Cna chiede che la pratica dei conguagli e delle stime finisca, perché “le imprese non possono vivere nell'incertezza. I nuovi strumenti di misurazione dei consumi, contatori sempre più sofisticati, possono, e devono, evitarlo”.
Tra stime e conguagli - Secondo i dati, il 19,9% delle bollette è relativo a un conguaglio e può riguardare anche consumi di cinque anni prima, in quanto la legge concede all'operatore elettrico fino a un lustro di tempo per la contabilizzazione. Nel 6,1% dei casi il consumo è solo stimato. I problemi emergono soprattutto quando l'impresa è servita da un operatore integrato, cioè sia distributore che venditore: nel mercato regolato dall'Autorità per l'Energia, infatti, dove il soggetto che fornisce l'elettricità è lo stesso distributore, la quota di bollette emesse sui consumi effettivi sale all'86,6%.