Altreconomia, inchiesta sugli extra-costi pagati per il dispacciamento
L’inchiesta analizza la questione dei costi di dispacciamento e il ruolo delle grandi compagnie elettriche
Altreconomia ha dedicato un’inchiesta al mercato elettrico, e ai circa 750 milioni di euro di extra-costi sostenuti nel primo semestre del 2016 da Terna - gestore della rete elettrica - per evitare un black-out nel Paese. Secondo l’Autorità per l’energia elettrica, questa spesa eccessiva potrebbe essere il frutto di un accordo di cartello tra i produttori a danno del consumatore: il “servizio di dispacciamento”, che vale oltre un terzo delle nostre bollette, prevede che Terna “inviti” alcune centrali ad entrare in produzione per evitare possibile “sbilanciamenti” della rete. Questa energia viene remunerata a un prezzo “fuori mercato”, quello richiesta dall'azienda produttrice. Tra i gruppi interessati ci sono Enel (primo azionista lo Stato) e Sorgenia (controllata dai principali gruppi bancari del Paese, tra cui MPS e Ubi, e presieduta da Chicco Testa).