Anie, nel 2014 l’export elettronico ed elettrotecnico cresce del +1,4%
Secondo le stime di Anie Confindustria, le esportazioni del comparto elettrotecnico ed elettronico registreranno un significativo rafforzamento
Le più recenti tendenze di mercato confermano il primato dell’export nella generazione di fatturato per le imprese del comparto elettrotecnico ed elettronico: le stime ANIE prevedono per il 2014 un incremento dell’export dell’1,4% rispetto al 2013. È quanto si è appreso all’Open Day Attività Internazionali dell’organizzazione giunto alla sua seconda edizione. L’evento è stato un’occasione per riflettere e delineare la nuova mappa della crescita mondiale che è andata strutturandosi nei mercati emergenti, dando ampio spazio ai settori di riferimento per le imprese ANIE quali energia, oil&gas, industria, costruzioni e trasporti ferroviari. È stato inoltre presentato il ricco programma delle iniziative internazionali di ANIE nel mondo, previste per il 2015.
L’export elettrotecnico è forte in America - Le esportazioni del comparto elettrotecnico ed elettronico registrano un rafforzamento, pur in un contesto di incertezza dello scenario economico internazionale, influendo positivamente anche sull’andamento del fatturato totale del settore. Tra le aree individuate come più promettenti per l’industria Elettrotecnica spicca l’America, con un +10,8% delle esportazioni previsto per l’anno che si sta per chiudere. Quadro un po’ meno roseo per l’Elettronica, che potrà contare sull’Asia Orientale come unico mercato di riferimento in crescita rispetto allo scorso anno.
Sette aziende su dieci esportano di più - Inoltre, secondo una recente indagine condotta dal Servizio Studi di ANIE presso un campione rappresentativo di PMI associate, il fatturato estero continua a rappresentare una sicurezza imprescindibile. I consuntivi del primo semestre 2014, rispetto al secondo semestre dell’anno scorso, vedono un 71,4% di imprese affermare che il volume dell’export è aumentato o rimasto stabile. Le stime relative al secondo semestre 2014, rispetto al primo semestre dell’anno, sono ancora più incoraggianti: per il 53,1% delle aziende del campione il fatturato estero è in aumento, mentre per il 34,7% è rimasto stabile. Per le aziende ANIE, addirittura, l’internazionalizzazione è tra i fattori che hanno contribuito a modificare in maniera irreversibile la struttura organizzativa e la gestione delle risorse umane in azienda.
Sempre secondo questa indagine, i mercati esteri che hanno contribuito in misura maggiore alla crescita del fatturato delle PMI di ANIE sono stati: Unione Europea, Medio Oriente, Paesi europei extra-UE, America Latina e Nord America. Il successo dei processi di internazionalizzazione, nei quali ANIE è da sempre attiva al fianco dei propri associati, è testimoniato anche dal fatto che il 65% delle aziende intervistate ha dichiarato di aver intrapreso attività di sviluppo nei mercati esteri nel corso del primo semestre di quest’anno. Oltre alle esportazioni pure, le modalità di internazionalizzazione preferite in questo stesso arco temporale sono state la stipulazione di accordi commerciali in loco, l’avvio di joint venture, l’apertura di uffici di rappresentanza, siti produttivi e filiali commerciali estere. Non stupisce, allora, che l’export manager sia tra le figure professionali più ricercate nel comparto, richiesta da un quinto delle aziende associate.
Le attività internazionali Anie - In questo contesto macroeconomico, il programma 2015 delle attività internazionali di ANIE Confindustria sarà ancora più ricco di appuntamenti: sono in totale 32 quelli in calendario. Le missioni imprenditoriali di interesse trasversale saranno 10, distribuite in quattro continenti. Quattro, invece, le missioni dedicate a comparti specifici dei settori ANIE. Le partecipazioni fieristiche, infine, saranno in totale 13, oltre a 5 iniziative di incoming di delegazioni estere coordinate da ICE-Agenzia provenienti da Algeria, Arabia Saudita, Brasile, Emirati Arabi Uniti e Iran in occasione di Expo.
“In un contesto di perdurante stagnazione della domanda interna, oggi guardare ai mercati esteri è diventato per le imprese una necessità per sopravvivere alla crisi – ha dichiarato Claudio Andrea Gemme, Presidente di ANIE Confindustria. - A fine 2013 nei settori ANIE l’incidenza dell’export sul volume d’affari complessivo ha raggiunto il 55% e il saldo della bilancia commerciale è risultato attivo per oltre 16 miliardi di euro. L’industria Elettrotecnica ed Elettronica italiana detiene il primato di settore manifatturiero a più elevata incidenza delle esportazioni sul fatturato totale, e questo perché le aziende del settore vantano un know-how competitivo e avanzato. Il made in Italy è anche questo: eccellenza tecnologica, ricerca e sviluppo, innovazione senza pari. Si tratta di caratteri distintivi del manifatturiero italiano all’estero; ora è tempo che questi livelli di eccellenza trovino adeguato riconoscimento anche da parte della domanda interna.”