L’Antitrust apre indagine su Enel, A2a e Acea: avvantaggiati nella corsa al mercato libero?
In vista dell’apertura del mercato elettrico potrebbero sfruttare commercialmente le informazioni relative all’anagrafica clienti serviti in maggior tutela
L’Antitrust ha disposto l’avvio di una serie di procedimenti istruttori nei confronti di Enel, A2A e Acea (i principali operatori integrati nella distribuzione e vendita di energia elettrica in Italia) volti a verificare la violazione dell’art. 102 TFUE. L’indagine punta a ricercare, nella prospettiva del definitivo superamento del servizio di maggior tutela, possibili strategie finalizzate per indirizzare al mercato libero la propria base clienti servita in maggior tutela e costituita da famiglie e piccole e medie imprese.
Nei giorni scorsi - riferisce la nota dell'Antitrust - i funzionari dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, con l’ausilio del Nucleo speciale Antitrust della Guardia di Finanza, hanno svolto accertamenti ispettivi presso le diverse sedi di alcune società del Gruppo Enel, del Gruppo A2A e del Gruppo Acea.
Le strategie dei tre operatori coinvolti - si legge ancora nella nota - sembrerebbero tutte caratterizzarsi per il possibile sfruttamento commerciale delle informazioni relative all’anagrafica e ai dati di fatturazione dei clienti serviti in maggior tutela nonché di generali vanti reputazionali legati alla loro natura integrata nell’attività di distribuzione, allo scopo di alterare a danno dei venditori di energia elettrica non integrati le future dinamiche concorrenziali conseguenti alla completa liberalizzazione del mercato.
Le condotte ipotizzate dall'Autorità - prosegue il comunicato - potrebbero qualificarsi come abusive in quanto si fonderebbero su vantaggi competitivi non replicabili perché nella disponibilità dei soli operatori coinvolti che sono soggetti integrati per previsione di legge. Al concessionario per la distribuzione di energia elettrica, infatti, è riconosciuta anche l’esclusiva legale per la gestione del servizio di maggior tutela nel territorio interessato dalla concessione stessa che, per Enel, coincide con larga parte del territorio nazionale, per A2A con l’area di Milano e per Acea con l’area di Roma.
Le reazioni - Il "libero mercato è una truffa per i consumatori. Lo avevamo detto a gennaio". Lo dichiara Davide Crippa, deputato M5S in commissione Attività produttive, che a gennaio ha presentato un'interrogazione proprio su questo. “Avevamo chiesto al governo - afferma Crippa - di tutelare i consumatori italiani dal rischio di cadere nella trappola di un finto libero mercato che in realtà era falsato da un monopolio di fatto". "Il governo ci aveva risposto che 'la strada oggi tracciata è dunque preordinata a soddisfare la necessità che il superamento delle tutele di prezzo avvenga in un contesto di massima trasparenza informativa per il consumatore', e che l'Autorità per l'energia e l'Antitrust avrebbero vigilato'. Come abbiamo visto la massima trasparenza non è affatto scontata. Ma chi risarcirà quei consumatori passati eventualmente a una tariffa peggiorativa?", si chiede il deputato.