Elettricità

Il Tar Lazio ha subordinato la sospensione alla prestazione di un'idonea cauzione

È sospesa la maxisanzione da 2.875.000 euro inflitta nel giugno scorso dall'Antitrust ad Enegan - società fornitrice di energia verde certificata - accusata di fatturazione di oneri di elettricità e gas non dovuti dagli utenti. L'ha deciso con ordinanza il Tar del Lazio, i cui giudici hanno subordinato la sospensione alla prestazione di un'idonea cauzione.

L'Antitrust ha accertato la realizzazione di una pratica scorretta nell'ambito della fornitura di servizi di energia elettrica e gas, consistente sia nella fatturazione di diverse voci di costo e penali per recesso non dovute dagli utenti, sia nell'omissione d'informazioni rilevanti e trasparenti sulla natura di tali oneri. In particolare, secondo l'autorità, Enegan, tra l'altro, in caso di recesso contrattuale, ha addebitato agli utenti oneri a titolo di recupero dei costi di attivazione che rappresentavano, viceversa, delle penali per l'uscita dal contratto, che la Società stornava in fattura solo a seguito dei reiterati reclami della clientela.

Nell'ambito del contenzioso amministrativo instaurato, il Tar, considerato che "alla complessità della fattispecie consegue la necessità di valutare le plurime censure proposte dalla ricorrente nella più appropriata sede di merito", ha ritenuto che "l'invocata tutela cautelare, anche in relazione alla particolarità della fattispecie e nel bilanciamento dei contrapposti interessi, per l'entità della sanzione irrogata può comunque essere accordata subordinandola, però, alla prestazione, da parte della società ricorrente e in favore dell'Autorità garante per la concorrenza ed il mercato, di una cauzione di importo pari, anche tramite idonea polizza fideiussoria". Per questa forma di garanzia sono stati assegnati due mesi, decorsi i quali, in caso di mancata prestazione, gli effetti della sospensione decadranno; udienza per la trattazione di merito del ricorso già fissata il 24 febbraio 2021.