Approfondimento. La liberalizzazione dei mercati retail dell’energia (migliorando il servizio a tutele graduali)
Un position paper appena pubblicato dal Laboratorio Ref Ricerche relativo alla fine della “piena” tutela di prezzo dell’energia elettrica per i consumatori domestici non vulnerabili e al Servizio a Tutele Graduali (STG)
Oltre il 70% dei clienti domestici si approvvigiona di energia elettrica sul mercato libero. Nonostante il mercato libero offra opportunità vantaggiose, spesso gli utenti hanno difficoltà a individuarle. È quanto sostiene il Laboratorio Ref Ricerche in un position paper appena pubblicato scritto da Andrea Tenconi e Filippo Galimberti. Secondo i ricercatori il Servizio a Tutele Graduali (STG) è un tentativo di fornire una protezione al consumatore, ma non è stato accompagnato da interventi ad hoc, volti a incentivare i clienti che hanno migrato e migreranno dal segmento tutelato a prendere coscienza delle dinamiche, delle opportunità e dei rischi del mercato libero. È necessario intraprendere tutte le iniziative per accrescere la consapevolezza dei consumatori, a partire dal potenziamento, dal miglioramento e dalla conoscenza del Portale Offerte.
Dove si potrebbe migliorare?
L’analisi cerca di apportare migliorie al servizio a tutele graduali. Il STG – si legge - è un tentativo di fornire una protezione al consumatore, poiché ha dimostrato di offrire prezzi competitivi rispetto alle offerte disponibili sul mercato libero, pur non rappresentando una garanzia di minore spesa rispetto ad esso.
Il STG, pur avendo raggiunto l’obiettivo di ridurre il potere dell’incumbent, non è però scevro da criticità: nel disegno del STG non è stato esplicitamente identificata una strategia volta ad utilizzare questa fase transitoria come momento per aumentare la consapevolezza degli utenti. Infatti, in assenza di decisione esplicita, alla scadenza dei tre anni del STG, i clienti verranno assegnati automaticamente alla migliore offerta del fornitore corrente.
Cosa fare subito
È importante quindi che durante il periodo di vigenza del STG: da un lato venga implementata una campagna comunicativa di portata nazionale, volta ad aumentare la consapevolezza degli utenti sui meccanismi di funzionamento dei mercati energetici ed evidenziare i vantaggi collegati all’utilizzo del Portale Offerte rispetto alla molteplicità di comparatori commerciali; l’Autorità, in coordinamento con l’Acquirente Unico, valuti possibili miglioramenti degli strumenti esistenti che possano aiutare i consumatori ad avere informazioni sempre più puntuali, precise ed aggiornate in tempo reale (o quasi) sulle diverse offerte di mercato e sulle proiezioni di spesa. Inoltre, sarebbe auspicabile che ARERA attivasse un monitoraggio puntuale nei passaggi intragruppo con una verifica delle modalità di passaggio: all’aumentare delle tempistiche richieste per il STG, aumentano anche i rischi che alcuni utenti possano scegliere un nuovo fornitore prima di approdare a STG.
Due considerazioni
Il paper conclude con alcune considerazioni: anzitutto, il mercato libero presenta una variabilità elevata, e sono effettivamente presenti sul mercato offerte migliorative rispetto alla maggior tutela. Inoltre, secondo la Commissione Europea, la fine del regime tutelato potrebbe favorire prezzi meno elevati, con conseguenti risparmi di spesa per gli utenti.
La seconda conclusione che è possibile trarre è che il STG rappresenta una modalità concreta di proteggere gli utenti dagli aumenti di prezzo. In particolare, le offerte a prezzo fisso risultano svantaggiose rispetto al STG, probabilmente a causa del timore dei fornitori che possano verificarsi nuovi spike di prezzo sui mercati all’ingrosso. È certo tuttavia che un’altra, improvvisa, crescita dei prezzi della materia prima renderebbe più convenienti le offerte a prezzo fisso precedentemente stipulate, a scapito del STG e dei contratti a prezzo variabile.
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