Assoelettrica, consumi e produzione in calo nei primi tre mesi del 2015
È quanto riporta la newsletter dell’associazione guidata da Chicco Testa. Dal confronto per comparti emerge che nel primo trimestre 2015 la produzione da fonti rinnovabili ha registrato per la prima volta una flessione
Nei primi tre mesi del 2015 i dati del settore elettrico nazionale hanno fatto registrare una lieve contrazione della produzione e consumi elettrici pressoché costanti, con un rallentamento del trend negativo rispetto ai valori di decremento dello stesso periodo dello scorso anno. Lo si legge sulla newsletter dell’associazione.
Un primo calo delle fonti rinnovabili - Nel dettaglio, la diminuzione della produzione è stata più accentuata del calo dei consumi e ciò nel bilancio elettrico si riflette con un incremento del saldo estero. Dal confronto per comparti emerge che nei primi tre mesi del 2015, rispetto allo stesso periodo del 2014, la produzione da fonti rinnovabili ha registrato per la prima volta una flessione, contro l’aumento della produzione da fonti fossili, interrompendo rispettivamente il trend rialzista e ribassista evidenziato nelle passate Newsletter. La diminuzione delle fonti rinnovabili è legata all’ampia riduzione della produzione idroelettrica. Di conseguenza, anche a causa della concomitante stabilità dei consumi, la produzione da fonti fossili è aumentata, trainata dalla crescita della produzione da gas naturale.
Incentivi e PUN - Sul fronte delle politiche di incentivazione delle fonti rinnovabili, nel periodo gennaio – marzo 2015 gli incentivi si sono attestati a 2,67 miliardi di euro, con una lieve diminuzione di 0,16 miliardi rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Sul piano della performance si deve evidenziare che il prezzo fissato sulla borsa elettrica ha a scendere, anche se con un tasso decisamente inferiore rispetto al passato. I prezzi finali dell’energia elettrica hanno beneficiato di tale riduzione grazie alla conseguente contrazione della componente del costo dell’Energia, che ha compensato la crescita degli “Oneri di sistema” e dei “Costi di Rete”. L’aumento della produzione da fonti fossili ha determinato un incremento delle emissioni climalteranti complessive. Infine si segnala che, rispetto allo stesso periodo del 2014, nei primi tre mesi dell’anno si è verificata una riduzione della penetrazione elettrica, ad attestare un minore utilizzo dell’energia elettrica nei consumi finali.
Domanda e produzione - In diminuzione anche il consumo di energia primaria impiegata per unità di PIL, in linea con gli obiettivi di efficienza energetica. Nei primi tre mesi dell’anno si è registrata una lieve contrazione della produzione elettrica di 0,4 TWh rispetto allo stesso periodo del 2014, corrispondente in termini percentuali ad un calo dello 0,7%. Tale riduzione è legata principalmente all’incremento dell’import netto (+112 TWh, pari a +0,8%), visto che i consumi hanno subito una diminuzione trascurabile (-0,1%). Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, il trend contrattivo appare in diminuzione.
Rispetto a gennaio-marzo 2014, tra il gennaio e il marzo 2015 la produzione idroelettrica rinnovabile ha segnato la riduzione più consistente, pari a 3132 GWh. Cresce, invece, la produzione eolica (+594 GWh), seguita dalla produzione fotovoltaica (+405 GWh) e da quella da biomasse (+273 GWh). Un lieve incremento si registra anche per la produzione geotermica. Nel complesso, la produzione da fonti rinnovabili evidenzia un’inversione del trend positivo rispetto ai valori di incremento dello stesso periodo dell’anno precedente, a causa principalmente della forte contrazione della produzione idroelettrica.
Persi 15 anni di investimenti - “Abbiamo perso 15 anni di investimenti”. Lo ha affermato Chicco Testa, in audizione alle Commissioni 10ema e 13esima del Senato, spiegando che quasi tutta la perdita è stata nel settore industriale con le imprese che hanno chiuso o delocalizzato. “Alcoa da sola, se chiude, si porta via il 2% dei consumi elettrici italiani”, spiega Testa. L'impatto di un efficientamento dei consumi sarebbe, invece, “marginale”. In questo contesto di “collasso”, secondo il presidente di Assoelettrica, c'è una leggerissima ripresa a febbraio e marzo 2015, “che corrisponde ad altri segnali di inversione dell'economia”.