Atomico! La Gran Bretagna rilancia il nucleare e progetta un mega impianto
Trattative per la realizzazione di un impianto nucleare di ultima generazione, che dovrebbe essere costruito nel Suffolk
La Gran Bretagna rilancia l'energia atomica nell'ambito del piano energetico decennale, già annunciato dal governo Tory di Boris Johnson parallelamente al progetto della cosiddetta Green Revolution, con l'obiettivo di creare fino a 220.000 posti di lavoro di qui al 2020 e accompagnare il promesso superamento dell'utilizzo dei combustibili fossili che contribuiscono a inquinare l'aria e a modificare il clima. Lo conferma l'annuncio ufficializzato dell'avvio delle trattative per la realizzazione di un impianto nucleare di ultima generazione destinato a sorgere nel Suffolk, nel sud-ovest dell'Inghilterra.
Il progetto Sizewell C, del valore di 20 miliardi di sterline secondo le stime rese note dalla Bbc, dovrebbe garantire la fornitura di 3,2 gigawatt di elettricità a regime, pari a un 7% dell'attuale fabbisogno del Regno Unito. In corsa per portarlo a termine c'è la branca britannica del colosso francese Edf, al cui timone è dal 2017 l'amministratore delegato italiano Simone Rossi, anche se il governo Johnson ha fatto sapere che la definizione del contratto dipenderà dall'esecuzione di un progetto già in corso a carico della stessa azienda. Si tratta dell'impianto di Hinkley Point C, i cui costi sono lievitati di 2,9 miliardi di sterline rispetto a quanto pattuito in origine da Londra con Edf, accumulando peraltro un ritardo di 15 mesi. Come forma di garanzia, l'esecutivo ha indicato l'impegno a imporre una serie di penalità aggiuntive, nel caso di Sizewell C. Ma l'iniziativa è già nel mirino di gruppi ambientalisti (contrari al nucleare non meno che ai combustibili fossili) e di alcune comunità locali che denunciano tra l'altro l'investimento necessario come enormemente dispendioso "per i contribuenti".