Bollette – Tabarelli: “A luglio aumenti nell’elettricità dell’1-2%”
Secondo l’esperto di Nomisma Energia il taglio del Decreto Fare porterà alle imprese, e in particolare per quelle che consumano molto, un risparmio che arriverà anche a 10mila euro
Gli effetti del taglio sulla bolletta elettrica di 550 milioni di euro così come definiti dal “decreto Fare” potrebbero essere completamente annullati da rincari previsti dal 1° luglio, allorché “la bolletta aumenterà a causa di complicazioni legate alle norme sulle rinnovabili, con aggiustamenti nell'ordine dell'1-2% in più per tenere conto di queste componenti legate al dispacciamento, che andranno a compensare i cali sulla Borsa elettrica. Si avrà così un aggravio di spesa che all'anno sarà di circa 10 euro a famiglia”. A dirlo è il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, fornendo su Radio1 Rai le stime sugli incrementi che saranno decisi dall'Autorità dell'Energia a partire da luglio.
Il taglio di 550 milioni di euro approvato dal governo, anche se ancora tutto da definire e dimostrare nel dettaglio, si tradurrà per una famiglia-tipo, che consuma circa 2700 kWh, in una riduzione di circa 1 o 2 centesimi di euro a kWh, che su base annuale vuol dire solo circa 5 euro di risparmi a famiglia su una spesa media di 550 euro annuali.
Per le imprese, e in particolare per quelle che consumano molto - ha spiegato Tabarelli - si tratta di un risparmio più forte, che a seconda dei consumi può essere anche di 10mila euro: poca roba, però, rispetto agli aumenti registrati negli ultimi anni. Insomma è un inizio, ma è un po' poco, secondo Nomisma: “queste misure vanno bene, però dobbiamo tornare alle basi, ai fondamentali della politica energetica. Bisogna agire sulle strutture, cercare di ridurre la nostra forte esposizione dal prezzo del petrolio”.