Bortoni vs.Terna: “Il gestore della rete non può essere arbitro e giocatore”
Per il presidente dell’Autorità la gestione degli impianti di accumulo è interdetta agli operatori di rete poiché “l'energia accumulata viene immessa nel mercato ed è in grado di fare arbitraggio sui prezzi”
"Il gestore della rete elettrica, per assetto legislativo comunitario, non può avere interessi diretti e indiretti in produzione e vendita di energia. La gestione degli impianti di accumulo è interdetta agli operatori di rete”, fra cui Terna, “perché l'energia accumulata viene immessa nel mercato ed è in grado di fare arbitraggio sui prezzi''. Lo ha ribadito il presidente dell'Autorità per l'Energia, Guido Bortoni, intervenendo a un convegno organizzato dall'associazione Energia Concorrente.
Riferendosi ancora alle tecnologie capaci di accumulare l'energia prodotta dalle fonti rinnovabili, Bortoni ha affermato che “il gestore di rete non può fare contemporaneamente da arbitro e da giocatore. È compito del gestore di rete individuare le esigenze e necessità del sistema”, ma proprio per questo “occorre che il gestore sia almeno neutro da obiettivi diversi da efficacia ed efficienza del sistema”.