La Bulgaria accusa le società elettriche estere di irregolarità
Il capo dell'authority per l'energia ha detto che gli audit finanziari hanno portato alla luce 2.690 casi di irregolarità presso tre utility, due ceche e un’austriaca
Nuovo episodio della lotta che oppone il governo bulgaro alle società di distribuzione controllate da soggetti esteri: Sofia ha minacciato di infliggere a tre società di distribuzione energetica ceche e austriache pesanti multe per irregolarità contabili e nella fornitura del servizio. Il capo dell'authority per l'energia DKEVR, Boyan Boev, ha detto che gli audit finanziari hanno “portato alla luce 2.690 casi di irregolarità presso le tre utilities” tra il 2008 e il 2012. Le ceche CEZ ed Energo-Pro e l'austriaca EVN sono accusate in particolare di aver fornito servizi inadeguati, ma anche di illeciti finanziari e contabili, ha detto Boev. Le utilities estere sono finite nel mirino dopo le proteste di massa dello scorso anno contro gli aumenti delle bollette elettriche. Le società possono fare appello, ma rischiano multe tra i 20mila e il milione di lev (10mila-500mila euro) se la loro colpevolezza verrà confermata. Nei giorni precedenti l'autorità antitrust bulgara ha accusato le tre società di abuso di posizione dominante. DKEVR dovrebbe esprimersi presto su una grossa controversia sui pagamenti tra le utilities e la società energetica pubblica NEK, che potrebbe chiudersi con la revoca delle licenze o con forti multe.