Il Cairo rimane senza elettricità per mezza giornata. Mistero sulle cause
Il black-out ha coinvolto case, ospedali, alcuni tratti della metropolitana del Cairo e ha messo fuori uso alcune stazioni televisive
Il ministro egiziano dell'Elettricità, Ahmed Shaker, ha chiesto scusa al paese per l’enorme blackout avvenuto giovedì scorso che ha bloccato case, ospedali, settori della metropolitana del Cairo; ha inoltre messo fuori uso alcune stazioni televisive e fatto saltare gran parte della rete del paese, lasciandole senza energia per diverse ore. L'Egitto ha perso il 50 per cento della sua produzione di energia, per motivi non ancora chiariti, ma Sahker ha detto che l'interruzione non è stato “intenzionale. Secondo Ahram on line, inoltre, Sahker ha aggiunto che l'interruzione non è stata causata da carenza di carburante. Il ministro ha anche detto che durante il blackout la rete elettrica nazionale riusciva a produrre circa 11.000, poco più della metà dei 20.000 megawatt prodotti prima del caos.
Secondo i funzionari del ministero, nelle province centrali e meridionali di Assiut, Minya, e Sohag gli ospedali hanno dovuto bloccare le macchine per la dialisi, quelli per i raggi X e le sale operatorie fuori servizio. L'interruzione è iniziata alle 6 del mattino, causando la paralisi della rete elettrica in molte aree di tutto il paese, compreso il Delta del Nilo e le province meridionali; quasi 12 ore più tardi è stato ripristinato l'85 per cento della potenza. Le tv egiziani hanno mandato in onda filmati delle stazioni della metropolitana piene di pendolari su vetture ferme: era infatti bloccata la linea che collega il cento del Cairo con la periferia sud.
Il nuovo governo aveva di recente promesso di risolvere entro la fine dell'anno i problemi energetici, dei quali attribuisce in parte la colpa – in particolare per quanto riguarda le interruzioni - a sabotatori legati alla Fratellanza musulmana.