Cala la produzione di energia in Francia
La domanda è risultata sostanzialmente stabile a fronte di un lievissimo calo rispetto allo scorso anno. In calo la produzione nucleare, boom di quella a carbone
La Francia è tornata ad essere importatore netto di energia dalla Germania. È questo, in estrema sintesi, il contenuto del rapporto 2012 di Rte, il gestore della rete elettrica transalpina. Sul fronte dei consumi, l'anno scorso si è registrato un aumento del 2,1%, in particolare per la forte ondata di freddo del mese di febbraio e per la giornata in più dell’anno bisestile. Senza questi elementi straordinari, la situazione sarebbe stata sostanzialmente analoga a quello dei dodici mesi precedenti.
La produzione di elettricità ha invece fatto registrare un calo dello 0,3% nel 2012, con grosse disparità a seconda delle fonti. Colpa soprattutto della riduzione del 3,8% dell'energia prodotta dagli impianti nucleari, che forniscono il 74-75% dell'elettricità in Francia, dovuta a una serie di arresti, in gran parte programmati, dei reattori durante l'estate. È cresciuta, invece, la produzione delle centrali a carbone, salita di oltre il 35%.
Infine, la Francia per il 2012 si trova in deficit sulla bilancia energetica bilaterale con la Germania: come già successo nel 2009-2010, Parigi ha comprato da Berlino più energia di quanta ne abbia venduta.
Uno sbilanciamento legato a due fattori, secondi gli esperti di Rte: lo sviluppo del solare fotovoltaico in Germania, cresciuto per compensare il progressivo abbandono del nucleare, e la produzione in terra tedesca di elettricità a buon mercato in centrali a carbone.