In California chiudono una centrale a gas dopo 10 anni: non conviene più
L’impianto Inland Empire Energy Center da 750 MW che sorge in California ha subito la forte concorrenza degli impianti alimentati dalle rinnovabili
General Electric ha annunciato l’intenzione di chiudere e quindi demolire a fine anno una grande centrale elettrica che possiede in California, dopo solo un terzo della sua vita utile, perché l’impianto non sarebbe più economicamente redditizio a causa delle rinnovabili.
L’impianto a gas naturale da 750 megawatt, noto come Inland Empire Energy Center, utilizza due turbine GE di classe H, sviluppate solo nell’ultimo decennio. La chiusura ha origine dalla forte concorrenza dell’energia eolica e solare in grado di fornire elettricità a costi più bassi e capace di mettere a rischio le centrali termoelettriche più obsolete.
Sono numerose, infatti, le utility che hanno smesso di programmare l’apertura di nuovi impianti a fonte fossile. “Abbiamo preso la decisione di chiudere le operazioni della centrale elettrica Inland Empire, che ha funzionato al di sotto della capacità per diversi anni, con effetto alla fine del 2019”, ha detto GE a Reuters.
La California ha approvato la realizzazione dell’Inland Energy Center, situato nella contea di Riverside, a circa 120 km ad est di Los Angeles, nel 2003 e l’impianto è stato inaugurato nel 2009. Secondo gli esperti del settore è costato quasi 1 miliardo di dollari. Simili centrali a gas a ciclo combinato vengono gestite per 30 anni prima di essere dismesse, stando ai dati di un recente studio di S&P Global Market Intelligence.
Una delle due turbine dell’Inland Empire era stata già messa fuori servizio nel 2017, riducendo così la produzione dell’impianto a circa 376 megawatt, come ha riferito il California Independent System Operator, che sovrintende la rete elettrica dello stato. La chiusura dell’impianto porterà al taglio di 23 posti di lavoro.