Cernobyl, crollano muro e tetto dal quarto reattore, sgomberati gli operai
La portavoce della centrale nucleare ha precisato che a crollare è stata una porzione di 600 metri quadri del tetto di una sala turbine, ma che l'area interessata si trova a circa 50 metri dal reattore esploso nel 1986
Le imprese francesi Vinci e Bouygues hanno fatto sfollare 80 operai impegnati nella costruzione di un nuovo scudo protettivo nella centrale nucleare di Cernobyl dopo il crollo del muro e del tetto di una sala macchine nell'area del quarto reattore, lo stesso che esplose 27 anni fa causando il più grave incidente nucleare della storia. Secondo l'ente che gestisce il sito, comunque, il cedimento non avrebbe alcuna conseguenza sulla radioattività della zona, che rimane invariata.
Il ministero delle Emergenze ucraino sostiene che il crollo non abbia interessato il vecchio sarcofago (non più ermetico), che racchiude il tristemente noto quarto reattore nucleare della centrale di Cernobyl, e che a causare il cedimento sia stata la grande quantità di neve che premeva sul tetto della struttura.
La portavoce della centrale nucleare, Maia Rudenko, ha poi precisato che a crollare è stata una porzione di 600 metri quadri del tetto di una sala turbine, ma che l'area interessata si trova a circa 50 metri dal reattore esploso nel 1986 e che quindi “tutti devono stare assolutamente tranquilli”.