Cile, stop alla costruzione di una centrale termoelettrica Endesa
Per la corte di appello, l'impianto da 740 megawatt mette a rischio i diritti di chi abita nelle vicinanze
La Corte d’appello di un tribunale cileno ha annullato il permesso per la costruzione di una centrale termoelettrica a Punta Alcade, dal valore di 1,05 miliardi di euro, della compagnia spagnola Endesa. Secondo il tribunale, l'impianto da 740 megawatt mette a rischio i diritti di chi abita nelle vicinanze “a vivere in un ambiente privo di contaminazioni”. La decisione della corte si schiera dunque dalla parte del gruppo Oceana di conservazione marina e dei pescatori locali. A maggio il regolatore ambientale cileno aveva bloccato la costruzione della maxi miniera di Pascua Lama, sempre per il rischio di inquinamento.