Consumatore vince causa contro Enel: 16 giorni per il riallaccio dell’energia elettrica
È quanto ha impiegato “Enel Servizio Elettrico Spa - Maggior tutela” per dare di nuovo luce a un utente di Bitonto, che aveva deciso di passare un’altra compagnia, salvo poi cambiare idea e tornare al vecchio gestore. Condannata la compagnia: il riallaccio doveva avvenire entro tre giorni
Cercava di tornare al vecchio gestore e si è ritrovato per 16 giorni senza energia elettrica in pieno inverno nella casa in cui svolge anche la propria attività professionale. Per questo disservizio il Giudice di pace di Bitonto (Bari), ha condannato “Enel Servizio Elettrico Spa - Maggior tutela” a risarcire 400 euro, oltre le spese legali, a un associato che si era rivolto alla Confconsumatori per vedere tutelati i suoi diritti. Lo leggiamo sulla Gazzetta del Mezzogiorno.
La disavventura del consumatore pugliese era iniziata diversi mesi prima, quando un’altra compagnia gli aveva offerto un contratto, al quale l’uomo aveva aderito attratto dalla promessa di un risparmio rilevante. Purtroppo, invece, non solo il risparmio promesso non era quello effettivo, ma il contratto con la nuova compagnia non è mai stato davvero attivato, per cui, dopo poco, il consumatore di Bitonto si è trovato a pagare una doppia fatturazione: al nuovo gestore che non forniva alcun servizio e al vecchio gestore che non era stato informato del passaggio.
A quel punto il malcapitato decide di recedere dal nuovo contratto e tornare con il vecchio gestore, ma gli venne staccata la luce. Grazie all’intervento di Confconsumatori Bari, il giudice ha condannato Enel a causa del ritardo con cui ha provveduto a far rientrare l’utente nella maggior tutela. Infatti, il rientro è avvenuto 16 giorni dopo la richiesta scritta, ben oltre il termine di tre giorni previsto dall’Autorità per l’energia, con notevoli disagi per l’utente.