I consumi elettrici crescono anche a settembre, è il terzo mese consecutivo
Nei primi nove mesi del 2015 in Italia la richiesta è in crescita dell’1,9% rispetto al 2014, con una domanda più forte al Centro e al Sud
Terzo mese consecutivo con segno positivo per i consumi di energia elettrica in Italia. Secondo quanto rilevato da Terna, il gestore della rete elettrica nazionale, nel mese di settembre 2015 la domanda di elettricità è stata di 26,4 miliardi di kWh, un valore in crescita dell’1% rispetto a settembre del 2014. Dopo luglio e agosto si conferma pertanto il trend positivo dei consumi di energia elettrica nel corso dell’ultimo trimestre. La domanda elettrica di settembre 2015 resta invariata, anche se depurata dagli effetti, trascurabili, di temperatura e calendario. Quest’anno si è infatti avuto lo stesso numero di giorni lavorativi (22) e una temperatura media mensile sostanzialmente in linea con quella del corrispondente mese del 2014. I 26,4 miliardi di kWh richiesti nel mese di settembre 2015 sono distribuiti per il 45,4% al Nord, per il 30,3% al Centro e per il 24,3% al Sud.
Il Nord stabile, meglio il Centro-Sud - A livello territoriale, la variazione della domanda di energia elettrica del mese di settembre è risultata ovunque positiva: +0,1% al Nord, +2,4% al Centro e +2,0 al Sud. In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di settembre 2015 rispetto ad agosto è stata pari a -1,3%. Il trend mantiene un profilo di crescita. Nei primi nove mesi del 2015 la domanda di energia elettrica ha fatto registrare una crescita dell’1,9% rispetto ai volumi del corrispondente periodo dello scorso anno. A parità di calendario il risultato è +1,7%.
Nel mese di settembre 2015 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’87,2% con produzione nazionale e per la quota restante (12,8%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (23,2 miliardi di kWh) è in aumento dell’1,5% rispetto a settembre dello scorso anno. Sono in crescita le fonti di produzione eolica (+27,9%), fotovoltaica (+8,4%), geotermica (+5,4%) e termoelettrica (+2,5%). In calo la fonte idroelettrica (-11,9%).