Contratto elettrici, varata la piattaforma per il rinnovo. 140 euro è la richiesta di aumento
I segretari di Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uiltec-Uil: la vera spada di Damocle resta l'allarme lavoro nel termoelettrico. Il Governo ci convochi, altrimenti reagiremo
Gli esecutivi unitari di Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uiltec-Uil e la delegazione che sta seguendo le trattative hanno varato - dopo il "via libera" delle oltre 500 assemblee dei lavoratori - la piattaforma per il rinnovo del contratto del settore elettrico (circa 60.000 i lavoratori interessati), in scadenza il 31 dicembre 2015. La piattaforma sindacale sarà subito inviata alle associazioni imprenditoriali di riferimento (Assoelettrica-Confindustria, Utilitalia, Energia Concorrente, Enel, Gse, Sogin, Terna) per l'avvio immediato delle trattative.
È di 140 euro la richiesta di aumento salariale dei sindacati per il triennio 1° gennaio 2016 - 31 dicembre 2018, “una richiesta coerente - dicono Emilio Miceli, Carlo De Masi, Paolo Pirani, rispettivamente segretari generali di Filctem, Flaei, Uiltec - che deve garantire, tenuto conto degli andamenti economici, la difesa del potere di acquisto del salario attraverso l'incremento dei minimi, il miglioramento del welfare contrattuale e delle prestazioni lavorative”. “Un contratto che dovrà porsi - proseguono i leader sindacali - l'obiettivo della riunificazione della filiera di tutte le attività elettriche, vecchie e nuove, attraverso l'estensione delle tutele ai lavoratori delle fonti rinnovabili, dell'efficienza energetica e - non ultimo - ai lavoratori in appalto”.
Clausola di salvaguardia - Vera novità della piattaforma, per rispondere alle criticità occupazionali, è rappresentata dalla richiesta di una clausola di salvaguardia occupazionale del settore, per far fronte all'attuale crisi che attanaglia la generazione, vera spada di Damocle dell'allarme-lavoro nel termoelettrico (circa 10.000 addetti, a rischio 2900 lavoratori diretti e dell'indotto, ndr). “Siamo al collasso, non c'è più tempo da perdere - ammoniscono Miceli, De Masi, Pirani: il Governo ci convochi, in caso contrario reagiremo aprendo una stagione di forte vertenzialità”.
Modello partecipativo - Quanto alle relazioni industriali, il modello dovrà evolvere in senso realmente partecipativo e bilaterale, attraverso la valorizzazione del ruolo della contrattazione aziendale, delle Rsu e - nelle aziende a dimensione sovranazionale - andando oltre i Comitati Aziendali Europei (Cae) per considerare i perimetri delle imprese: se si vuole realmente la partecipazione, il sindacato deve poter esprimere la propria opinione sui piani industriali, finanziari e gestionali dell'impresa prima che il C.d.A. vari il piano industriale.