Corte Costituzionale tedesca: indennizzi ai gruppi energetici per l’addio al nucleare
Accolti i ricorsi di E.On, RWE e Vattenfall, che ora si affideranno ai tribunali civili per definire l’entità dei risarcimenti
La decisione del Governo tedesco di dire addio al nucleare ha danneggiato alcuni dei principali gruppi energetici, ai quali spetta ora un indennizzo. Lo ha stabilito la Corte costituzionale tedesca, pronunciandosi sui ricorsi presentati da E.ON, Rwe e Vattenfall e affermando che la decisione di chiudere tutti gli impianti nucleari entro il 2022 equivaleva a un esproprio. La normativa dovrà quindi essere integrata prevedendo risarcimenti. La Corte non si è pronunciata sull’entità degli indennizzi, che saranno definiti da sentenze di tribunali civili. Se il governo si dice soddisfatto, anche le aziende sottolineano quello che per loro è un aspetto positivo della sentenza, cioè il fatto che riconosca i diritti delle compagnie.
Per il sottosegretario all’Ambiente, Jochen Flasbarth, il governo dovrà valutare attentamente la sentenza. “Entro la scadenza del giugno 2018 modificheremo la legge in modo da tener conto di queste piccole mancanze. La cosa buona è che la Corte ha confermato che non c’era nulla da obiettare sull’iter legislativo nel suo complesso.”
Rupert Scholz, che guidava il team legale di E.ON, ha sottolineato invece come le violazioni della costituzione siano state riconosciute, chiamando il legislatore ad apportare correzioni. “Il tribunale è stato molto chiaro - ha concluso - per le aziende è un verdetto giusto.”