Denuncia (e interrogazione): il Governo cofinanzia un reattore nucleare in Romania?
Lo denunciano i senatori del Movimento 5 Stelle, che hanno presentato un'interrogazione parlamentare. I fondi arrivano dai finanziamenti dell'accordo di programma tra Ministero, Enea e imprese di settore
“Il governo cofinanzia le ricerche per la costruzione di un nuovo reattore nucleare in Romania. E lo fa con i soldi dei contribuenti italiani. Ma quel che è peggio, quel denaro - prelevato dalla componente A5 della nostra bolletta elettrica - servirebbe per sviluppare la ricerca proprio in ambito elettrico e non nucleare: dall'incremento dell'efficienza, all'ottimizzazione rispetto ai contributi non continui delle fonti rinnovabili, alle smart grid. La maggioranza sta giocando con le tasche dei cittadini, altro che tagli alla spesa pubblica”.
A denunciarlo sono i senatori del Movimento 5 Stelle che hanno presentato un'interrogazione parlamentare a prima firma Gianni Girotto. “La notizia - raccontano i parlamentari - è stata resa nota l'11 settembre, durante il convegno ‘Reattori di IV generazione e sicurezza nucleare’, sulle attività che ENEA e alcune imprese del settore nucleare stanno portando avanti grazie ai finanziamenti dell'accordo di programma con il Ministero dello Sviluppo economico”. Ed è proprio dal ministero “che vorremmo capire come mai l'Italia sta procedendo alla ricerca di un mix energetico che prevede anche lo sviluppo del nucleare”, chiedono i 5 Stelle, “visto che gli italiani si sono detti nettamente contrari al nucleare nel referendum del marzo del 2011. Per il nostro Paese quella volontà referendaria vale sia dentro che fuori dai nostri confini”.
“Una nota diffusa dalla Commissione scientifica sul decommissioning nucleare, poi, parla chiaro: la tecnologia LFR (Lead-cooled Fast Reactor) proposta dall'ENEA è vecchia e in disuso. L'ultima volta è stata “sviluppata per la propulsione atomica dei sottomarini dell'Unione Sovietica e in seguito abbandonata”. Inoltre, i finanziamenti sono stati erogati senza le abituali procedure di peer review dei lavori scientifici.
“Quali interessi difende il governo? Le strategie di Renzi - osservano gli M5S - vanno contro le politiche di sviluppo dell'efficienza del sistema elettrico nazionale”.