Elettricità

Il 25 marzo scorso anche un altro reattore era stato disconnesso e il secondo è stato portato al 55% della sua capacità

Nella centrale nucleare romena di Cernavoda è stato spento uno dei reattori nucleari. Secondo l'agenzia Mediafax, il 29 marzo il secondo reattore della centrale nucleare si è distaccato automaticamente dal sistema energetico nazionale a causa di un malfunzionamento nel sistema elettrico.

Il gestore dell'azienda della centrale nucleare S. N. Nuclearelectrica SA ha dichiarato che lo spegnimento è stato causato da problemi nella parte elettrica del reattore e che non influisce sulla sicurezza nucleare.

L'incidente non avrà un impatto negativo sul personale, sulla popolazione e sull'ambiente, sottolinea l'azienda. Questa, però, è la seconda emergenza alla stazione di Cernavoda negli ultimi giorni: il 25 marzo il primo reattore era stato disconnesso e il secondo è stato portato al 55% della sua capacità. Il primo ministro rumeno Viorica Dančile ha commissionato un'indagine su questi incidenti.

Lo specialista leader della Russia nel settore della sicurezza nucleare, il supervisore di energia nucleare dell'Istituto RAS, l'accademico Leonid Bolshov ha detto che l'arresto dei reattori è una pratica standard nelle centrali nucleari.
"L'automazione ha fermato l'unità in modo regolare, il livello delle radiazioni è normale, non ci sono stati incidenti", ha detto. La Centrale Cernavodskaja è l'unica centrale nucleare della Romania. Fornisce fino al 20% di tutta l'elettricità consumata annualmente nel paese. La centrale è stata messa in funzione nel dicembre 1996.