Ecco cosa diventerà l’ex centrale a carbone di Monfalcone
Il nuovo impianto che funzionerà a gas e idrogeno sarà ridotto e non sarà orientato alla produzione costante ma alla flessibilità e alla copertura degli eventuali picchi
Con lo smantellamento della centrale termoelettrica a carbone di Monfalcone di proprietà di A2A, si apre ora la fase che porterà alla conversione ad un ciclo combinato che utilizzerà gas e idrogeno green. Rispetto ai 19.6 ettari occupati dalla vecchia centrale, il nuovo impianto innovativo previsto occuperà invece un’area estremamente ridotta di circa 2,5 ettari. Occorre ricordare che l’impianto non sarà orientato alla produzione costante ma alla flessibilità e alla copertura degli eventuali picchi, a fini di sicurezza energetica a garanzia della stabilità della Rete elettrica nazionale. A2A ha poi siglato con Snam un protocollo d’intesa per la cooperazione tecnologica per lo sviluppo di progetti nell’ambito della Hydrogen strategy europea e sarà allineato al progetto transnazionale della “Valle idrogeno Nord Adriatico”.
Il progetto di riqualificazione
Non solo si è aperto il cantiere che porterà la cittadina goriziana a far nascere il nuovo impianto, ma è previsto anche un esteso progetto partito già con l’inaugurazione di un porticciolo che porterà alla realizzazione di una darsena fronte mare con accanto un comprensorio verde con edifici destinati all’innovazione, alla formazione e alla logistica. Per il sindaco si attuerà lo studio di riutilizzo del complesso e di recupero ambientale messo a punto dal Comune, che è stato accolto integralmente da A2A. Dove per decenni hanno attraccato le navi carboniere, si svilupperà un nuovo centro nautico contornato da un ampio parco e da una zona direzionale.